Cronache

Multa di tremila euro alla gara di triathlon

Chiara Ennas

La riviera di Ponente, nella zona di Sanremo, è un unico grande fioccare di multe. Ragionevoli e non, si intende.
Iniziando con le prime, occorre sapere ciò che è accaduto a Diano e a San Bartolomeo, ad una trentina di chilometri dalla città del Festival della canzone. Coinvolto un venditore ambulante e abusivo di melone, il quale si è visto compilare davanti agli occhi una multa di mille euro, nonostante il tentativo di rabbonire i vigili urbani, facendo loro notare di «star solo guadagnando per vivere, senza fare del male a nessuno». Ma non è servito a nulla: il sindaco difatti ribadisce che vuole che «le forze dell’ordine accertino solo che queste persone abbiano le carte in regola e vendano negli spazi consentiti».
Dubbi di ragionevolezza aleggiano invece sulle multe inflitte agli spettatori della gara di triathlon «Sanremo olympic», alla sua sesta edizione, i quali non hanno saputo far di meglio che lasciare le macchine parcheggiate in maniera non proprio ordinata, anche per «la mancanza di posti auto sugli ex binari della zona del lungomare Vittorio Emanuele II», come ha sottolineato Cesare La Bozzetta, gestore dei bagni «Paradiso», e presidente sanremese della Federazione italiana balneari. Secondo La Bozzetta difatti le auto «non creavano grave intralcio», come invece dichiarano le multe affibbiate dai vigili e la sottrazione di due punti dalla patente. Immediate le critiche della gente che, arrabbiata per il trattamento ricevuto, ha subito accusato la città «di non saper accogliere i turisti».
Gara forse non molto fortunata quella di triathlon, poiché anche due atleti sono stati multati: per allenarsi, o forse per spirito di esibizionismo, hanno pensato di anticipare la gare, nuotando nelle acque del Porto Vecchio, fra la spiaggia e la diga foranea. Peccato che abbiano superato la zona balneabile e raggiunto la banchina dove ormeggiano le barche da pesca. Al ritorno infatti se la sono vista brutta: si sono trovati fra una barca a vela e un peschereccio, che li ha notati solo all’ultimo.

Subito avvisata, la Capitaneria ha recuperato i due atleti, per scongiurare il pericolo che finissero triturati dalle eliche delle imbarcazioni, e, una volta portati al sicuro, i due giovani sono stati puniti con una multa di 3 mila euro per il divieto assoluto di balneazione in zona portuale.

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