Multe, il Comune sfida la Cassazione

I milanesi devono aspettare a far festa. Sul divieto di sosta, Palazzo Marino sfida la Cassazione. Il Comune non applica infatti la sentenza delle sezioni unite civili della Corte di Cassazione sulle violazioni di sosta a pagamento. «Non stracceremo le multe elevate dagli ausiliari della sosta e dai nostri ghisa nei confronti di chi parcheggia il proprio veicolo nelle strisce blu senza però esporre il tagliando dell’avvenuto pagamento» dicono dall’amministrazione comunale. Motivo? «Le multe per sosta irregolare nelle aree cittadine contrassegnate dalle strisce blu riguardano e riguarderanno zone di particolare rilievo urbanistico o zone a traffico limitato, come previsto dal codice della strada per quel territorio con specifiche condizioni di traffico o pressione sull’ambiente» afferma Edoardo Croci.

E mentre l’assessore conferma che non ci sono ostacoli al progetto di estendere pure in periferia le zone con strisce gialle e blu, dal comando della Polizia municipale di piazza Beccaria si ricorda che «nel 2006 sono state staccate più di un milione di multe».
Numeri, dice il comandante dei vigili urbani Emiliano Bezzon, di una città «spesso indisciplinata, soprattutto nei divieti di sosta e nella doppia fila».

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