Settantacinque verbali per avere continuato a girare in piazza Negrelli come era abituata a fare. Settantacinque multe perché i cartelli che indicano laccensione delle telecamere non sono abbastanza visibili. Settantacinque verbali finiti però insieme a unaltra decina sul tavolo del giudice di pace che ci ha segnato sopra una gran bella X: annullati. La riscossa per gli automobilisti che si sentono ingiustamente nel mirino a Milano parte dai giudici alla Guastalla che stanno accogliendo i primi ricorsi sia per quanto riguarda piazzale Negrelli e delle sue telecamere sia per quanto riguarda le «multe pazze» dellArea C.
Da qui linvito e la disponibilità della Lega. Linvito a non pagare, ma a fare ricorso se si ritiene di essere dalla parte della ragione. La disponibilità a dare il proprio concreto appoggio ai cittadini per aiutarli nella compilazione dei ricorsi sia al prefetto che al Giudice di pace. Matteo Salvini, presidente del gruppo consolare della Lega Nord a Palazzo Marino, incita chi si sente vittima di una contravvenzione ingiusta di non affrettarsi a sborsare neanche un euro. In piazza Negrelli come in altri casi, infatti, in cui sia stata riscontrata segnaletica ingannevole o mal posizionata, si può fare ricorso e i precedenti dicono che viene pure accolto. «Ci sono cartelli a sei metri di altezza, a caratteri cirillici che allimprovviso cambiano un senso di marcia. Bisogna fare ricorso», sprona Salvini raccontando che in questi giorni ci sono tanti automobilisti e motociclisti che si vedono arrivare a casa centinaia di migliaia di verbali. «Stesso consiglio - prosegue - vale per le multe ingiustamente recapitate per Area C». E riguardano milanesi che magari hanno attivato il pagamento ma il sistema se lè perso tra i circuiti, oppure auto a gas o a metano non riconosciute, o ancora guidatori disabili.
«Il gruppo consiliare della Lega nord in via Marino 7 (oppure via mail allindirizzo matteo.salvini@comune.milano.it) è gratuitamente a disposizione di tutti i cittadini per aiutarli nella compilazione dei ricorsi, nella speranza che il sindaco Pisapia blocchi o cancelli le migliaia di multe pazze che fanno perdere giorni di lavoro ai cittadini e ai dipendenti del Comune». E pure ai vigili che invece di essere impegnati nelle strade, secondo Salvini, sono costretti a presentarsi dai Giudici Pace per discutere dei verbali.
In via Friuli ogni giorno ci sono oltre 600 milanesi che vanno a protestare per una contravvenzione. Basti pensare che solo per Area C ci sono centomila multe al mese. Ma si sono impennate da qualche mese a questa parte anche le multe «a strascico», fatte con la macchinetta che i vigili utilizzano per redarguire soprattutto le auto in doppia fila. Quindi i consigli per bocca di Matteo Salvini che si addentra anche nelle modalità. Tipo: se avete uno o due verbali fate ricorso al Prefetto che è gratis anche se poi, se dovesse andare male, ci sarà da pagare il doppio. Se invece le multe sono un bel malloppo allora è preferibile il ricorso ai Giudici di Pace.
Multe pazze e cartelli illeggibili: la riscossa degli automobilisti
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