Mumbai - Presa in Pakistan la mente delle stragi. Secondo l’agenzia di stampa Press Trust of India, la polizia pachistana avrebbe arrestato, insieme ad altre 20 persone, Zakiur Rehman Lakhwi, leader dell’organizzazione Lashkar-e-Taiba, ritenuto essere uno degli organizzatori degli attacchi che hanno provocato, lo scorso 26 novembre, oltre 180 morti nella capitale economica dell’India. Ieri le forze di sicurezza pachistane avevano preso il controllo di un campo utilizzato da militanti del gruppo Lashkar-e-Taiba, situato nel Kashmir pachistano. Il nome di Lakhvi, considerato uno dei massimi dirigenti di Lashkar-e-Taiba, era stato fatto sotto interrogatorio agli inquirenti dall’unico degli attentatori di Mumbai preso vivo dalle forze anti-terrorismo indiane. Secondo gli inquirenti sarebbe stato proprio Lakhwi a fare la telefonata dando l’ordine ai 10 terroristi di iniziare l’attacco.
In manette La polizia pachistana ha arrestato anche altre 20 persone ritenute essere coinvolte negli attentati di Mumbai. Ieri con un raid iniziato nel pomeriggio nell’area di Muzaffarabad, capitale della parte pachistana della regione disputata del Kashmir, le forze di sicurezza pachistane avevano preso il controllo di un campo utilizzato da militanti del gruppo Lashkar-e-Taiba, accusati dall’India di avere architettato gli attentati di Mumbai. Il segretario di stato americano Condoleezza Rice aveva d’altra parte sollecitato le autorità di Islamabad ad agire concretamente per contrastare il terrorismo. A Muzaffarabad, capitale del Kashmir pachistano, "le forze di sicurezza hanno condotto ieri sera un raid contro un campo della fondazione Jamaat-ud-Dawa", considerata come il braccio politico di Lashkar-e-Taiba, ha annunciato un responsabile dei servizi segreti pachistani. Al vertice di Jamaat-ud-Dawa c’è Hafiz Saeed, che nel 1989, fondò proprio Lashkar-e-Taiba.
La condanna Ha reagito duramente agli arresti di una 20 di militanti sospettati di coinvolgimento nelle stragi a Mumbai di due settimane fa Hafiz Saeed, il fondatore del gruppo separatistico del Kashmir accusato di essere responsabile degli attacchi nella metropoli indiana. "L’operazione contro le organizzazioni della jihad nel Kashmir pakistano è ingiustificata, e noi la condanniamo con forza" ha dichiarato il leader estremista. "Prendendo di mira i gruppi kashmiri, il governo del Pakistan ha mostrato segni di debolezza" ha aggiunto.
Teatro della retata è stato un presunto campo di addestramento per guerriglieri di Lashkar-e-Taiba alla periferia di Muzaffarabad, capitale dell’Azad Kashmir, la porzione della regione himalayana contesa sotto la sovranità di Islamabad.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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