
Musica, maestro: stasera parte il «Milano Arte Musica», festival di musica antica (fino al 27 agosto), che da quasi un ventennio propone repertori e viaggi in repertori, lontani, da scoprire o riscoprire, a milanesi e turisti.
Ancora sotto l'esperta direzione artistica di Maurizio Croci, il concerto inaugurale della XIX edizione, alle 20,30 nella Basilica di Santa Maria della Passione - storica «casa» della kermesse e dell'Associazione Culturale La Cappella Musicale, promotrice della rassegna - quest'anno vede protagonista il celebre violoncellista e compositore Giovanni Sollima. Che per l'occasione presenterà suoi brani e dirigerà Il Pomo d'Oro, ensemble di altissimo prestigio nel campo delle performance storicamente informate, accompagnato dal violino di Federico Guglielmo. E ancora: Dall'eclettico connubio tra questi artisti nasce «Al-Bunduqiyya The Lost Concerto», omaggio a Venezia, ricordata con l'antico nome arabo, quale luogo di convivenza di comunità e culture diverse, provenienti dal Mediterraneo, dalle terre del Nord, dal Levante. Città di contaminazione, fertile terreno per il fiorire delle arti. Una città nella quale però, secondo il filosofo Giorgio Agamben «abitare oggi è come leggere una lingua morta. In qualche modo, però, parla e viene letta, così come accade per le composizioni».
Il concerto si articola in un lavoro di montaggio di frammenti del passato, della musica classica da Vivaldi a Tartini e popolare, con l'obiettivo di aprire le composizioni a possibilità inedite e regalare alla musica una nuova vita nel tempo attuale dell'esecuzione e dell'ascolto. L'appuntamento sarà preceduto da una conferenza a cura del critico musicale e giornalista Enrico Parola, che nella Sala Capitolare del Bergognone, esplorerà «Al Bunduqiyya The Lost Concerto» in dialogo con il suo compositore Giovanni Sollima (la conferenza è a ingresso libero su prenotazione tramite piattaforma Eventbrite). Ma ora diamo un'occhiata anche ad alcuni prossimi appuntamenti di «Milano Arte Musica».
Giovedì, giornata dedicata a la «Clavier Ubung» di Bach, prima con una conferenza al MaMu (via Soave 3, ore 18) poi il concerto nella Chiesa di San Francesco di Paola (via Alessandro Manzoni, ore 21). La «Clavier Ubung» di Bach è la colossale raccolta di «esercizi per tastiera» che rappresenta l'eredità spirituale del compositore di Lipsia.
L'opera del genio tedesco viene esplorata in una ricca serie di concerti e introdotta da una conferenza tematica curata dal professor Raffaele Mellace, musicologo e presidente della Società bachiana italiana, il quale presenterà al pubblico l'opera bachiana.
Dopo l'incontro divulgativo, ecco il recital: in scena la clavicembalista francese Céline Frisch, che eseguirà le «Partite 1» (1, 2, 4) della prima sezione dell'opera nella cornice di San Francesco di Paola; altri due concerti, venerdì e martedì 15, daranno la possibilità di completare la scoperta di questo capolavoro del Barocco. (informazioni: milanoartemusica.com).