«My Special Car» dove a vincere sono le emozioni

da Milano

A Rimini si conclude oggi la quinta edizione di «My Special Car show». Un’iniziativa, aperta il 13 aprile, che esalta la passione per l’auto speciale e sportiva. La manifestazione si è sviluppata in due aree ben distinte, la prima dedicata alla parte espositiva con le più grandi aziende italiane ed europee di tuning e car entertainment e la seconda riservata ai raduni di veicoli personalizzati dagli appassionati e alle attività dinamiche. Oltre due le auto in esposizione, 221 quelle premiate, sei i convegni svolti nel fine settimana.
Subaru ha effettuato in un’area esterna test drive per il pubblico, Castrol ha organizzato spettacolari esibizioni di «drifting». In una specifica area targata Fiat, il pubblico ha assistito a emozionanti gare con vetture telecomandate. L’auto da sempre è molto più che un solo strumento di mobilità. Fin dal suo apparire nel mondo dell’aristocrazia ottocentesca esprimeva tanti valori: il desiderio di scoperta e di avventura, la capacità di abili artigiani di trasformarsi, grazie a coraggio e capacità, in imprenditori apprezzati nel mondo, l’armonia e la versatilità di un design innovativo, il senso della velocità, della libertà e della potenza. Da alcuni anni, in epoca di offerte low-cost è sembrato che l’auto potesse esprimere solo efficienza e praticità. Un veicolo, affermavano alcuni costruttori, deve solo trasportare con la massima sicurezza dei passeggeri da un luogo ad un altro. Anche considerando questa versione minimalista ed essenziale, va ricordato che nella maggior parte dei Paesi emergenti l’auto continua ad essere l’oggetto di un desiderio, un sogno che per molti anni ancora rimarrà tale. Nel passato, anche i capi di Stato hanno avuto con il settore un rapporto speciale. Il generale De Gaulle ha posseduto ben quattro Traction Avant, poi si innamorò della DS 19 nera che nel 1962 lo salvò dall’attentato di Petit-Clamart. Crivellata di colpi e con gli pneumatici lacerati, la mitica auto grazie alle sue sospensioni idropneumatiche ad assetto costante, proseguì la sua strada fino a Villacoublay. Come il transatlantico France, la Traction, la DS, l’amata Due cavalli e la SM, hanno rappresentato per la loro epoca la testimonianza della grandeur francese. Proprio per questo suo passato Citroën è presente a Rimini e parla soprattutto ai giovani. Va ricordato comunque che la personalizzazione delle vetture ai limiti del custom made è uno dei fattori di successo di una casa automobilistica: l’elaborazione dei modelli è parte integrante di una strategia di marketing e comunicazione. La volontà di ampliare e allo stesso tempo differenziare l’offerta della gamma permette di individuare target ben precisi, non sempre facilmente raggiungibili. Molte le auto speciali Citroën di successo: C3 Buddha Bar, C2 Deejay, C3 e C3 Pluriel D&G, Berlingo Agatha Ruiz de la Prada, C2 Batman, Berlingo e C3 Titti & Silvestro, C1 Pinko, C1 Vodafone, C1 Audace, C6 Cashmere, C2 e C4 by Loeb.
Sullo stand francese, le protagoniste di questa quinta edizione del My Special Car Show sono C1 Sport, versione sportiva della city-car, e C2 VTS Supersprint.

Sullo stand Pioneer, la C3 Perla sottolinea l’importanza che Citroën riserva al mondo del car entertainment. «My Special Car Show» si svolge al termine di un primo trimestre positivo per Citroën Italia. Marzo si è chiuso con 42.174 immatricolazioni e una quota, da gennaio, del 5,75 per cento.

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