Napoli, freddato a 17 anni in un agguato di camorra

Sette colpi di pistola contro Ciro Fontanarosa, ieri sera, vicino alla stazione centrale. Il padre era stato ucciso in una rapina. Dopo il ricovero in ospedale i familiari hanno tentato di entrare con la forza: medici sotto assedio

Napoli, freddato a 17 anni 
in un agguato di camorra

Napoli - Un agguato davanti alla stazione centrale Un ragazzo di 17 anni, Ciro Fontanarosa, è stato ucciso nella notte: si trovava in via Pietro Antonio Lettieri quando gli si sono avvicinate alcune persone che gli hanno sparato contro numerosi colpi di pistola. Il ragazzo è stato raggiunto da sette proiettili. Soccorso, è stato portato nell’ospedale Loreto Mare, ma è morto subito dopo il ricovero. Il ragazzo era incensurato. Il padre qualche anno fa era stato ucciso in un agguato di camorra. Appena si è diffusa la notizia, un folto gruppo di parenti ed amici della vittima - circa 200 persone - si è radunato dinnanzi all’ospedale, chiedendo di poter vegliare la salma. Il centro operativo dei carabinieri - che stanno svolgendo le indagini sull’agguato ha dovuto far convergere rinforzi per riportare la calma nella zona.

Come il padre Antonio Fontanarosa, il padre di Ciro, il ragazzo che avrebbe compiuto 18 anni a maggio, ucciso in un agguato stanotte, morì nel corso di un tentativo di rapina ad un ufficio postale nel quartiere napoletano di Secondigliano. Era la mattina del 5 gennaio del ’99 quando l’uomo, 31 anni, componente di una banda del buco, sbucò da un foro praticato nel pavimento dopo aver scavato un cunicolo che lo aveva portato fino all’interno dell’ufficio. Nei locali c’era un carabiniere che stava svolgendo alcune operazioni postali per conto dell’Arma. Il militare vide aprirsi una botola sotto i piedi di un impiegato dalla quale spuntò il rapinatore con una pistola in pugno. Il carabiniere intimò inutilmente l’alt, poì sparò uccidendo Fontanarosa.

All’epoca, Ciro, la vittima di oggi, aveva 7 anni. I complici dell’uomo, all’epoca ritenuto vicino al clan Licciardi di Secondigliano, scapparono attraverso il cunicolo al cui interno furono trovati una pistola calibro 9 e un’arma giocattolo.

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