Napoli, per rapinare tabaccheria i banditi ammazzano un cliente

Il titolare ha reagito e i malviventi hanno sparato: c’è anche un ferito

Carmine Spadafora

da Giuliano (Napoli)

Hanno scelto l'orario di chiusura dei negozi, per entrare in azione. Alle 20, pistole in pugno, due malviventi sono entrati in una tabacchiera di via degli Innamorati, a Giugliano, nel Napoletano. Un terzo complice, con funzioni di palo, era in attesa all'esterno della rivendita per coprire loro le spalle e a guardia delle moto.
C'erano ancora un po' di clienti nel negozio, per gli ultimi acquisti, ma, nonostante ciò, i malviventi hanno deciso ugualmente di fare il colpo. Ma stavolta hanno dovuto fare i conti con il titolare della tabaccheria, ostinato a non voler cedere la cassa. Il commerciante si è lanciato sul bandito che impugnava la pistola, ne è nata una colluttazione: in pochi metri quadrati c'erano almeno una mezza dozzina di persone, l'una accanto all'altra. Il rapinatore per liberarsi della vittima, ha aperto il fuoco ma, anziché colpire il tabaccaio, ha centrato un innocente, uccidendolo sul colpo e ferendo un altro cliente.
Nella serata di ieri la criminalità napoletana ha vinto ancora una volta sullo Stato. Mentre a Giugliano, i rapinatori sparavano e uccidevano, a Torre del Greco, area vesuviana, i sicari ammazzavano un uomo mentre si trovava in auto, con la moglie, rimasta illesa. La vittima di Giugliano si chiamava Antonio Palumbo, aveva 63 anni. Era entrato nella tabaccheria per comprare le sigarette ma non ha fatto in tempo: un colpo di pistola gli ha squarciato il cuore ed è morto sul colpo.
Dopo gli spari, la fuga. I tre assassini sono saltati a bordo delle loro moto e sono ripartiti a forte velocità. Poco dopo è arrivata la polizia, la Scientifica, i familiari di Palumbo. Scene di disperazione, a cui la Napoli inerme e vittima della delinquenza, purtroppo è abituata.
Aspro, giustamente aspro, il commento del senatore della Lega, Ettore Pirovano, sui due omicidi di Giugliano e Torre del Greco. «Due morti in 10 minuti. Neanche a Chicago negli anni Venti, si uccideva cosi in fretta. Un povero signore di 63 anni ammazzato mentre entrava in una tabaccheria e il solito scontro tra le organizzazioni camorristiche che ha fatto un altro morto. Che cosa risponde il governo? Che cosa dicono Bassolino e la Jervolino, che tanto hanno scodinzolato intorno al presidente della repubblica Napolitano, promettendo più severità e sicurezza per la citta?».


L'uomo ucciso a Torre del Greco si chiamava Mario Scognamiglio, 50 anni, detto «Mario 'a vacca». Un delitto questo che sarebbe maturato negl ambienti della criminalità torrese, sconvolta in poco più di un mese da quattro omicidi. Probabilmente, tra il clan Falanga e un gruppo di «scissionisti» è esplosa una faida.

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