Cronaca locale

Caos spiagge, arriva l’ingresso a numero chiuso

Il provvedimento si è reso necessario per due motivi: il primo riguarda la questione sanitaria, che va tutelata a ogni costo, il secondo è di ordine pubblico

 Caos spiagge, arriva l’ingresso a numero chiuso

Dopo l’indecorosa ressa sulle spiagge napoletane e i tanti disagi subiti dai bagnanti è intervenuta l’amministrazione comunale di Napoli. L’assessore Paolo Mancuso, con delega all’Ambiente e al Mare, ha promesso che scatterà immediatamente l’ingresso a numero chiuso, questo per evitare le scene di delirio vissute durante il ponte del 2 giugno. “Il mare dei napoletani è un mare mutilato - ha dichiarato al quotidiano la Repubblica Mancuso – perché è privo sia del litorale Est sia del litorale Ovest. E fa male che i cittadini, per andarci, siano costretti a pagare”. L’idea del numero chiuso dovrebbe essere applicata a tutte le spiagge tranne al Mappatella beach.

In alcuni casi si è in attesa delle analisi sulla qualità dell’acqua, come per ciò che riguarda la lingia di sabbia di Bagnoli ma, già dal prossimo weekend si potrà effettuare la prenotazione per usufruire della spiaggia delle Monache e dell’area balneare comunale racchiusa tra il lido Ideal e il Bagno Elena. Il provvedimento si è reso necessario per due motivi: il primo riguarda la questione sanitaria, che va tutelata a ogni costo, il secondo è di ordine pubblico, vista l’enorme confusione che si è venuta a creare nei giorni scorsi. Gli accessi verranno controllati grazie a un protocollo d’intesa stipulato con i gestori dei lidi confinanti con le aree pubbliche. Le spiagge non potranno essere frequentate da un numero superiore alle 390 unità.

Intanto, l’amministrazione comunale attende di ricevere finanziamenti per il recupero della costa napoletana; uno di questi è pari a 55 milioni di euro, sbloccato dal ministero alla Transizione ecologica e da utilizzare per la depurazione delle spiagge.

Sui costi elevati per i bagnanti per quanto riguarda i lidi privati, l’assessore Mancuso è al lavoro da tempo, per invitare i gestori a calmierare i prezzi, in modo da rendere fruibili le spiagge anche a chi non ha le possibilità economiche.

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