Una vasta operazione anti-droga della polizia di Stato è in corso dalle prime luci dell’alba a Castello di Cisterna, comune in provincia di Napoli. Il blitz è volto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di numerosi soggetti indagati, a vario titolo, per il reato di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver agito in prossimità di istituti scolastici.
Secondo le prime informazioni sono 6 le persone finite in carcere nell'ambito dell'operazione antidroga eseguita nelle "Case della 219", un complesso di edilizia popolare a Castello di Cisterna. Nell'operazione sono stati impiegati diversi reparti della polizia, sul campo hanno fornito il loro contributo anche due unità cinofile antidroga della Questura di Napoli e un elicottero della polizia.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Nola, sono state svolte dagli uomini della Squadra mobile di Napoli e dai colleghi della Squadra investigativa del Commissariato di Nola, con il supporto dello Sco (il Servizio centrale operativo, ndr) ed hanno permesso di far luce sulla fiorente attività di spaccio di droga nei caseggiati popolari.
Da quanto si apprende a partire da maggio 2021 fino a luglio dello stesso anno, al fine di documentare lo svolgersi dell’attività illegale, sono stati compiuti numerosi servizi di pedinamento e appostamento. Non solo. Le forze dell’ordine si sono avvalse anche di registrazioni video e di operazioni sotto copertura mediante l'impiego di personale specializzato dello Sco della polizia di Stato.
Si tratta del secondo blitz contro lo spaccio di droga in Campania in poco più di una settimana. Nella mattinata di San Valentino i carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, in provincia di Caserta, avevano lanciato l’operazione "Piazze Pulite" eseguendo ordinanze di custodia cautelare a carico di 48 indagati (26 in carcere), ritenuti responsabili a vario titolo, e in alcune circostanze anche in concorso tra loro, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L'ordinanza è stata emessa dal gip di Napoli Nord su richiesta della Procura aversana nell'ambito delle indagini, condotte tra il 2019 e il 2021 dai militari dell’Arma, che hanno consentito di raccogliere prove nei confronti degli indagati tra cui gravi indizi di colpevolezza riguardanti diverse centinaia di episodi di spaccio di sostanze come hashish, marijuana e cocaina nelle province di Napoli,
Caserta ed Arezzo. Droga che gli spacciatori vendevano anche a soggetti minorenni. Nel corso delle indagini era emerso che alcune delle persone finite nei guai erano percettori di reddito di cittadinanza.
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