La famiglia d’Avalos non doveva essere sfrattata: la decisione della Cassazione ribalta la sentenza dell’appello
7 Aprile 2022 - 10:51Scritto un nuovo capitolo della controversa vicenda, anche se la soluzione definitiva sembra ancora lontana
Due anni fa l’ultimo principe della casata dei d’Avalos, Andrea, fu sfrattato, insieme all’anziana madre, dall’antico palazzo di via dei Mille a Napoli. La vicenda suscitò molto clamore in città, dato che la famiglia aristocratica di origine spagnola diramatasi anche in Italia a partire dal XV secolo abitava nella struttura da oltre cinquecento anni. Oggi, la Corte di Cassazione ha dato ragione ai nobili: non dovevano essere mandati via, nonostante ci siano situazioni debitorie ancora non sanate. Le sentenze del collegio arbitrale e della Corte d’Appello sono nulle e, teoricamente, il principe Andrea potrebbe ritornare nel palazzo di via dei Mille.
A darne notizia è il Corriere del Mezzogiorno che racconta la storia degli ultimi quarantotto mesi della famiglia d’Avalos. Nel 2020 fu l’ingegnere Corrado Ferlaino, con la sua società Vasto Srl, a entrare in possesso della struttura e l’allontanamento del principe Andrea e di sua madre fu molto traumatico. Ai due non fu dato neppure il solito mese canonico per liberare l’appartamento, tanto è vero che alcuni oggetto d’arredo sono rimasti nel palazzo. In questo momento non si conoscono le condizioni dell’abitazione e non si sa se è agibile, visto che sono in corso alcuni lavori di ristrutturazione, quindi non è detto che la famiglia d’Avalos possa ritornare in tempi stretti a via dei Mille.
I motivi della controversia hanno radici profonde e risalgono agli anni Novanta, quando Francesco d’Avalos, padre di Andrea, chiese all’ingegnere Ferlaino di riqualificare lo storico palazzo. L’accordo è sfociato in lite e la ristrutturazione non è stata mai effettuata. In compenso, Ferlaino era riuscito a far sloggiare dalla struttura la famiglia d’Avalos, con la forza. I napoletani ricordano ancora che lo sfratto avvenne con le forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Precedentemente gli ufficiali giudiziari non erano stati capaci di mandare via il principe Andrea e sua madre.
Adesso, con la sentenza della Cassazione, è stato scritto un nuovo capitolo della contorta vicenda, anche se la soluzione definitiva sembra ancora lontana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.