Cronaca locale

Impresa della Salernitana: travolta all’Arechi ma si salva

Notte di festa in città per il miracolo della Salernitana che, seppur battuta in casa, si salva grazie al pareggio del Cagliari a Venezia. Non sono mancati cori contro i napoletani

Impresa della Salernitana: travolta all’Arechi ma si salva

Per certi versi la salvezza della Salernitana è stata l’impresa calcistica più incredibile di questa stagione. Solo all’inizio di aprile la squadra granata pareva condannata a tornare in serie B. Ultima in classifica, la formazione campana aveva un distacco molto ampio dal quart’ultimo posto. Ed invece, ecco che accade un miracolo, sportivamente parlando.

La ricorsa inizia il 16 aprile quando la Salernitana vince inaspettatamente sul difficile campo della Sampdoria. È la svolta. Da lì in poi sono risultati utili che permettono ai granata di scalare la classifica: 3 vittorie e 3 pareggi nelle successive 6 partite. Una media punti da far invidia a squadre che lottano per un posto in Europa.

Per molti il personaggio della svolta non è stato un calciatore ma l’allenatore. L’arrivo in panchina di Davide Nicola, l’uomo delle salvezze, al posto di Juric è stato un toccasana che ha rivitalizzato un ambiente che, forse, era già pronto al ritorno nei Cadetti. La prima partita giocata con la Roma è stato un segnale ben preciso. La Salernitana aveva sì perso ma aveva fatto soffrire la squadra guidata da Mourinho. I giallorossi hanno vinto in rimonta per 2-1 solo nei minuti finali. Qualcosa tra i campani era cambiato.

Diciamo la verità. In pochi avrebbero scommesso un euro sulla salvezza dei granata a metà aprile. Forse solo i più accesi tifosi potevano sperare in un’impresa così clamorosa. E di appassionati che non si sono mai arresi ce ne sono stati tanti. Forse anche questo è il segreto dell’impresa-Salernitana. Nonostante tutto, i supporter non hanno mai abbandonato la squadra.

Come in un film la salvezza è arrivata al termine di una serata da incubo, in cui i granata hanno subito una dura sconfitta, la prima dell’era-Nicola: 4-0 dall'Udinese all'Arechi. Ma il contemporaneo pareggio del Cagliari a Venezia ha fatto esplodere la gioia dei tifosi granata accorsi in massa allo stadio.

Per non dover aspettare notizie dal Veneto, la Salernitana doveva vincere. Forse la tensione ha giocato un brutto scherzo ai granata, scesi in campo quasi frastornati. E così quella che doveva essere una partita da vincere si è trasformata in un disastro. Fin da subito l'Udinese è riuscita a prendere in mano il gioco. L’assenza di Ederson e in cambio modulo col passaggio al 3-4-1-2 sono stati altri elementi che hanno influenzato, in negativo, i granata. La linea mediana ha sofferto tantissimo, con Bohinen e Coulibaly quasi sempre in inferiorità numerica rispetto ai rivali.

I bianconeri, con meno pressione, si sono subito portati in vantaggio con Deulofeu al 6’. I campani non reagiscono. Anzi, al 34’ e al 42’ subiscono altre due reti. Il passivo poteva essere ancora più pesante se Pereyra non avesse sbagliato un rigore in pieno recupero. Un monologo dell’Udinese netto. Qualcuno sugli spalti non gradisce lo spettacolo tanto che prende la decisione di lanciare oggetti in campo.

Una situazione che costringe Orsato a interrompere per 2' il gioco. Ormai la gara era compromessa. L’attenzione di tutti era rivolta a Venezia dove il Cagliari era bloccato sul pareggio all'intervallo. Una buona notizia per i granata. Con questa combinazione di risultati i campani erano salvi. Ma c’era da giocare ancora il secondo tempo.

A Salerno, però, la partita è proseguita sulla stessa falsariga del primo nonostante qualche tardivo correttivo con cui Nicola ha cercato di dare una scossa alla squadra. L’Udinese non si ferma: all’11’ Pereyra, seminando tutta la difesa granata, sigla la quarta rete. Poi altri momenti di tensione. In campo si accende una rissa. Sugli spalti i tifosi campani, furiosi dopo aver subito l’ennesimo gol, hanno reagito in modo scomposto. A causa dell'accensione di alcuni fumogeni ha preso fuoco del materiale infiammabile. Orsato è costretto di nuovo fermare la gara per alcuni minuti. Grazie al pronto intervento dei Vigili del fuoco l'allarme rientra e si torna a giocare.

Tifosi della Salernitana

L’Udinese ha ancora fame sfiora il pokerissimo. Sull’altro campo il Cagliari ancora non segna. Il possesso palla dei sardi è sterile. I minuti passano lentissimi per i tifosi granata, troppo veloci per gli uomini del tecnico Agostini. Il Cagliari non sfonda. Il fischio finale dell’arbitro Maresca al Penzo di Venezia è la sentenza che vale una stagione. Per i sardi, che retrocedono in B, e per la Salernitana che si conquista una clamorosa salvezza.

A Salerno esplode la festa, prima allo stadio poi nelle strade. Fuochi d'artificio, fumogeni, caroselli d'auto colorano la notte del capoluogo campano. Sarebbe stato scandito, come riporta FanPage, anche qualche coro come "chi non salta napoletano è", spesso ascoltato nelle curve ultras di alcuni stadi del Nord Italia. Non è un mistero che le tifoserie di Salernitana e Napoli non siano proprio amiche.

"Grazie di cuore a tutti i tifosi della Salernitana, abbiamo scritto una bellissima pagina di sport", è il messaggio scritto su Facebook dal presidente della Salernitana, Danilo Iervolino. "Possiamo ora svelare i nostri ingredienti: coraggio, passione, determinazione, furore agonistico, spirito di gruppo e tanto amore - ha continuato il numero uno del club campano - Un grazie ai calciatori, al mister, al direttore, all'Ad, ai vari manager e responsabili ma soprattutto ai tifosi che sono la gioia ed il vanto della Salernitana". Secondo Iervolino si tratta dell'impresa più entusiasmante che ha mai contribuito a realizzare e "per questo voglio dedicarla a mio padre, mia mamma e mio fratello Angelo che non sono più tra noi ma che sicuramente avranno fatto un gran tifo dall'alto e saranno stati felici ed orgogliosi di noi".

Vincenzo De Luca, salernitano e già sindaco della città, oggi presidente della Regione Campania, esulta via social: "Complimenti alla Salernitana. Un grande finale di campionato nonostante la sconfitta all’ultima giornata vale la permanenza in serie A. Meritata sul campo, fino all’ultimo respiro.

Complimenti alla squadra, all’allenatore, alla società e alla tifoseria".

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