Cronaca locale

Movida selvaggia, l'ultima novità: arriva la "Consulta della notte"

L’organismo di controllo sulla movida sarà realizzato con il coinvolgimento dei rappresentanti dei comitati dei residenti, dell’associazionismo giovanile, degli operatori economici e delle municipalità interessate

Movida selvaggia, l'ultima novità: arriva la "Consulta della notte"

Lo scottante tema della movida continua a creare tensioni a Napoli. Questa volta non per un episodio accaduto durante il divertimento by night ma per un certo nervosismo politico tra le fila della maggioranza che sostiene il sindaco Gaetano Manfredi.

Ieri in consiglio comunale c’è stata l’approvazione di nove ordini del giorno, tra cui due proprio sul tema della movida. Il consigliere Sergio D’Angelo di "Napoli Solidale Europa Verde", collegandosi alla relazione dell’assessore de Iesu, ha presentato un ordine del giorno approvato all’unanimità che impegna l’amministrazione a dare vita alla "Consulta della notte", un organismo di controllo sul fenomeno della movida che sarà realizzato con il coinvolgimento dei rappresentanti dei comitati dei residenti, dell’associazionismo giovanile, degli operatori economici e delle municipalità interessate.

Nel corso della seduta non è mancato qualche mal di pancia. C’è stato bisogno di una sospensione dei lavori per calmare le acque. La proposta di un "delegato della notte" avanzata dal M5s, come ha spiegato Repubblica, ha creato problemi all'interno alla maggioranza.

A sbrogliare la matassa ci ha pensato l’assessore al turismo ed alle Attività produttive Teresa Armato che ha sostituito il termine "delegato" con "garante". Solo così si è tornati in aula ed approvato all'unanimità l’odg. Cambia il termine ma non il fine. Eppure la battaglia lessicale lascia intravedere posizioni diverse sulla movida. Perché non tutti sono pienamente concorsi con le mosse del sindaco. Gennaro Esposito, consigliere di " Manfredi sindaco", esce dall'aula al momento del voto. Si notano anche banchi vuoti tra le fila della maggioranza.

Il delegato, come si legge, "concorderà gli orari di raccolta dei rifiuti fuori ai locali e proporrà al sindaco un codice etico per gli operatori commerciali sui servizi di pulizia aggiuntivi e sui servizi di sicurezza anche attraverso l'uso della polizia locale".

Il pentastellato Gennaro Paipais, riferendosi alla ordinanza sulla movida di qualche giorno fa, ha espresso le sue critiche sulla chiusura anticipata dei locali in quanto così facendo "si danneggiano i commercianti". Il già citato Sergio D'Angelo è netto: "Parlare di movida e contrasto alla camorra come se fossero questioni che possono stare nella stessa discussione è un regalo alla camorra".

Il problema della movida senza regole esiste. E a raccontare cosa c’è che non va ci pensa il consigliere Esposito che legge in aula la lettera di un ex gestore di un locale fatto fuori dalla "movida scorretta". Nella missiva si parla di "case usate nel centro storico come depositi di droga, alcol fatturato in Slovenia, Romania", della vendita di birra "a solo 1 euro come prodotto civetta, perché la folla della notte è strettamente collegata allo spaccio di droga".

Ma come sarà la notte dei napoletani? Un altro ordine del giorno illustrato dalla pentastellata Flavia Sorrentino è finalizzato alla proposta di un regolamento, da approvare in consiglio comunale, che prevede, tra le altre cose, tolleranza zero fino alla chiusura per gli esercenti che vendono alcol ai minori, il divieto di vendita di alcolici da asporto dopo le ore 24 e lo stop alla musica all'esterno dopo mezzanotte.

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