Arriva la cucina mobile: un pasto caldo per i clochard

Importante iniziativa per il Comune di Napoli, già adottata anche a Roma, Milano, Torino e Varese. Una cucina mobile per garantire un pasto caldo ai senzatetto

Arriva la cucina mobile: un pasto caldo per i clochard

Cibo caldo garantito ai clochard grazie alla cucina mobile dei volontari delle Unità di strada di Progetto Arca e Angeli di Strada. A riportare la notizia è il portale online Vesuviolive, che spiega come l'iniziativa sia stata recentemente presentata a Napoli dall’Assessore alle Politiche Sociali Luca Trapanese. Il Comune, dunque, si rivolge alle categorie più deboli, pensando a un modo per garantire loro pasti adeguati.

Nella cucina mobile saranno a disposizione forni e bollitori che produrranno cibo caldo da distruibuire per strada a chi ne ha bisogno. Un'idea che non nasce adesso, ma che trae la sua origine nei primi mesi della cosiddetta pandemia, quando le tante limitazioni rendevano più difficoltosa la distribuzione dei pasti, anche per il fatto che molti ristoranti erano chiusi. Grazie a questo progetto, si mira a distribuire settimanalmente 270 cene calde e colazioni.

"Stiamo iniziando a immaginare una serie di progetti legati alla povertà. La nostra città ha sempre più poveri, la cucina mobile è una grande opportunità per cercare di educare le persone all’alimentazione sana e tenerli sotto controllo le loro esigenze e bisogni", ha dichiarato soddisfatto Luca Trapanese, come riportato da Vesuviolive.

Alberto Sinigallia, presidente del Progetto Arca, ha affermato che il food truck si sposterà in tutte le zone dove si concentrano i clochard, iniziando con 280 pasti circa che saranno implementati in futuro. A Napoli si inzierà con la sera, ma "a Roma stiamo sperimentando anche in giorno ma c’è un problema che loro si spostano e sono difficilmente individuabili. Ci sono campi rom dove ci avvicineremo, l’idea è fare una cucina dove persone che devono integrarsi possano lavorare nella cucina mobile".

Il progetto è ambizioso, e si pensa di estenderlo presto anche ad altre città. Per il momento, oltre Napoli e Roma, ci sono Milano, Torino e Varese. Iniziative di questo genere sono previste anche per Bari e Mestre.

"La cucina mobile permetterà ai volontari di entrare in contatto con le persone in difficoltà e di monitorare i casi di maggiore fragilità: attraverso un pasto completo, all’occorrenza il dono di un sacco a pelo, si faciliterà l’opportunità di un momento di ascolto privilegiato, propedeutico alla nascita di relazioni fiduciarie con le persone incontrate, volte all’avvio di azioni di orientamento ai servizi assistenziali sul territorio ed all’inserimento in percorsi di accoglienza e reinserimento sociale".

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