Pompei, la dedica a Maradona: una strada intitolata al Pibe de oro

L’annuncio è stato fatto dal sindaco Carmine Lo Sapio che ha spiegato che Maradona "era devoto alla Madonna di Pompei e caritatevole con gli orfanelli accolti nei centri educativi del Santuario"

Facebook Carmine Lo Sapio, sindaco di Pomei
Facebook Carmine Lo Sapio, sindaco di Pomei

Continuano i tributi a Diego Armando Maradona. Al Pibe de oro è stata, infatti, intitolata una strada. Non a Napoli, come si potrebbe facilmente pensare, bensì a Pompei. A confermare l’inaspettata novità è stato Carmine Lo Sapio, sindaco della città famosa per gli scavi archeologici, attraverso i social.

Nella giornata di ieri, con l’approvazione della delibera di giunta comunale, il sindaco ha disposto l’intitolazione di via Vittorio Emanuele III al fuoriclasse argentino proprio dove l’artista Maxi Bagnasco ha dipinto un enorme murale con la figura del campione sulla facciata dell’edificio scolastico del primo circolo "Luigi Leone". L’opera, realizzata nel corso della rassegna "Pompei Street Art Festival", ha già attirato numerosi visitatori provenienti da tutto il mondo.

Il Maradona immortalato è quello di una partita dei Mondiali del 1990, con la maglia della "Selección", la nazione argentina. L'artista, però, ha effettuato un cambio simbolico di non poco conto: Bagnasco ha sostituito il logo dello sponsor tecnico sulla maglia della Nazionale con lo stemma del Napoli calcio. Un dettaglio che non è passato inosservato e che ha reso orgogliosi i tantissimi tifosi partenopei.

"Ho inteso accogliere la volontà dei cittadini - ha affermato Lo Sapio - che hanno già 'battezzato’ la strada, interessata dal murale, in via 'Diego Armando Maradona’".

Dietro l’intitolazione della strada al calciatore vi sarebbe un motivo che forse pochi conoscono. Il primo cittadino ha evidenziato che Maradona aveva “un forte legame con la nostra città: era devoto alla Madonna di Pompei e caritatevole con gli orfanelli accolti nei centri educativi del Santuario".

Nel suo post Lo Sapio riporta anche le parole di Salvatore Carmando, storico massaggiatore

del Napoli, che confermava la generosità di Diego: "Aveva un’attenzione particolare per i bambini e ogni Natale si recava dagli orfanelli di Pompei per regalargli dei giochi e fare donazioni alla struttura".

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