Cronaca locale

Scoperto a vendere mascherine con un rincaro del 1400%

Spacciava per offerta le mascherine a 3 euro, ma il prezzo originario era di 20 centesimi. Scoperto e denunciato commericiante e Giugliano in Campania

Scoperto a vendere mascherine con un rincaro del 1400%

Il prezzo iniziale era di 20 centesimi, ma il negozio le rivendeva a 3 euro. Non si ferma lo sciacallaggio in questo momento di emergenza. In assenza di mascherine ormai ovunque, un commerciante, a Giugliano in Campania, aveva pensato di proporle singolarmente agli avventori a un prezzo spropositato, offrendole in vendita anche su internet. A scoprirlo sono stati i carabinieri della locale stazione. I militari, notati alcuni annunci sul web, si sono attivati per fargli visita nel negozio di rivendita di generi alimentari.

Un cartello promuoveva quella che era stata spacciata come una “offerta”: 3 euro a mascherina. Ma il prezzo originario era di 20 centesimi. Il negoziante, per ottenere maggiori guadagni, vendeva i pezzi singolarmente anziché in pacchi da 10, applicando un rincaro del 1400%. I carabinieri, tra gli alimenti in vendita hanno recuperato uno scatolone con mille mascherine. Le hanno sequestrate e hanno denunciato per manovre speculative su merci l’esercente, un 33enne del posto.

La speculazione sulle mascherine non si sta riscontrando solo tra gli esercizi commerciali. Ad approfittare della carenza dei dispositivi di protezione ci sono anche degli abusivi. Solo pochi giorni fa gli agenti della Polfer hanno scoperto nella stazione centrale di Napoli un 26enne con 200 mascherine. I dispositivi di protezione, secondo quanto appurato dai poliziotti, erano destinati alla vendita abusiva. L’uomo, fermato per controlli, stava arrivando da un’altra provincia della Campania. Senza apportare alcun valido motivo che giustificasse il suo spostamento, è stato denunciato per aver violato le disposizioni contro la diffusione del Coronavirus.

Un altro abusivo, la settimana scorsa, è stato immortalato a vendere mascherine su una bancarella di fortuna allestita nel Borgo Sant’Antonio Abate, a pochi passi dalla centrale piazza Garibaldi. L’uomo è stato fotografato da un passante mentre esercitava la vendita illegale. Intorno al suo banchetto erano accalcati diversi acquirenti che attendevano di riceverle in spregio alle norme anticoronavirus che impongono di mantenere una distanza di sicurezza di almeno un metro

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