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Napolitano: "Nuovo governo a breve o voto" Poi nomina Mario Monti senatore a vita

Il presidente della Repubblica chiede un clima di confronto "più aperto e obiettivo" e assicura che la legge di stabilità verrà approvata a breve. Subito dopo Napolitano aprirà le consultazioni: entro breve si avrà un nuovo governo o si scioglieranno le Camere". Leggi la nota del Quirinale. Le opposizioni a Schifani: "Presto il voto sulla legge di stabilità". Nel pomeriggio il testo definitivo delle modifiche proposte dal governo arriva in commissione Bilancio di Palazzo Madama. Mario Monti nominato senatore a vita

Napolitano: "Nuovo governo a breve o voto" Poi nomina Mario Monti senatore a vita

Sono "ore difficili e delicate queste", secondo Giorgio Napolitano. Ore in cui l'Italia deve "riguadagnare credibilità e fiducia come Paese" per uscire "da una stretta molto pericolosa sui titoli del nostro debito pubblico".

L'annuncio delle dimissioni di Silvio Berlusconi non ha placato i mercati finanziari sui titoli del debito pubblico italiano, che ha oggi toccato livelli allarmanti. Per questo motivo il Capo dello Stato ha precisato che "non esiste alcuna incertezza sulla scelta del Presidente del Consiglio di rassegnare le dimissioni del governo da lui presieduto", dopo l’approvazione della legge di stabilità che, assicura, avverrà "nel giro di alcuni giorni". 

Subito dopo il Colle aprirà le consultazione per "per dare soluzione alla crisi di governo conseguente alle dimissioni dell’on. Berlusconi". Questo significa che, come sottolinea Napolitano, "entro breve tempo o si formerà un nuovo governo che possa con la fiducia del Parlamento prendere ogni ulteriore necessaria decisione o si scioglierà il Parlamento per dare subito inizio a una campagna elettorale da svolgere entro i tempi più ristretti".

I tempi rapidi nell'approvazione delle misure chieste dalla Ue dovrebbero essere comunque garantiti anche dalle opposizioni che questa mattina hanno scritto una lettera al presidente del Senato, Renato Schifani, affinchè "si faccia garante di una più rapida approvazione del ddl stabilità". I senatori chiedono di "convocare con urgenza le conferenza dei capigruppo per definire modalità e tempi certi per l’approvazione del provvedimento in Aula".

Il presidente di Palazzo Madama ha convocato il vertice alle 18, dopo la presentazione del maxiemendamento del governo al ddl Stabilità in commissione Bilancio, prevista nel pomeriggio. Schifani proporrà inoltre di approvare la legge di stabilità al Senato entro la settimana. Arrivato alla Camera, il provvedimento non dovrebbe incontrare ostacoli: la conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha deciso che l’Aula darà il via libera definitivo al ddl sabato o al massimo domenica. Istituzioni e opposizioni premono perché il voto al Senato arrivi entro venerdì, in mondo che la legge passi alla Camera e venga firmata entro lunedì. Come accadde per la manovra economica, quindi, anche in questo caso si potrebbe avere un iter lampo.

Questa mattina Napolitano ha chiesto scelte efficaci ora come nel lungo periodo, "un impegno immediato e di lunga lena da parte nostra, nella gestione della finanza pubblica e più in generale nella visione e nella guida dello sviluppo economico e sociale del paese". C'è bisogno, secondo il presidente della Repubblica, di "scelte severe nell’uso delle risorse" e riforme, "spesso annunciate e sempre mancate" per uscire dalla crisi. Ma soprattutto sono necessari "nuovi comportamenti anche nelle istituzioni da parte delle forze politiche". Il Capo dello stato è convinto che per tirarci fuori dalla situazione "critica e allarmante" in cui ci troviamo c'è bisogno che "cadano troppe chiusure e vecchi tabù, si crei un clima di confronto più aperto e obiettivo, ancorato ai problemi reali della società e dello Stato e allo loro possibili soluzioni".

Il monito è sempre lo stesso: "Abbiamo bisogno di decisioni rapide e via via nei prossimi anni, che diano il senso di una rinnovata responsabilità e coesione nazionale. È il messaggio che abbiamo - non certo io solo ma in molti - lanciato con le celebrazioni del 150° dell’unità d’Italia; ed è lo sforzo che mi guiderà anche nell’arbitrare la crisi di governo che sta per aprirsi".

Intanto, secondo alcune indiscrezioni raccolte dall'agenzia Ansa, dopo aver ascoltato le diverse posizioni esistenti in seno al Pdl, Berlusconi avrebbe deciso di dare il proprio assenso all'ipotesi di un governo tecnico guidato dal professor Mario Monti, che nel tardo pomeriggio il Capo dello Stato ha nominato senatore a vita. Quello stesso Monti che nel 1994 Berlusconi scelse come commissario europeo.

Il segretario del Pdl Angelino Alfano parlando in tv a Porta a Porta rivela che il presidente del Consiglio si dimetterà tra sabato e lunedì, non appena approvata la legge di stabilità.

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