Politica

Napolitano ricorda Leonardo Sciascia: voce civile del Paese

Il Presidente ha reso omaggio alla tomba dello scrittore a Racalmuto. E ha ricordato la loro ventennale amicizia: "L'ho sempre ascoltato con attenzione e profondo rispetto come espressione della grande coscienza del nostro Paese"

Napolitano ricorda 
Leonardo Sciascia: 
voce civile del Paese

Racalmuto (Agrigento) - Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano a Racalmuto e si è fermato in raccoglimento sulla tomba di Leonardo Sciascia che reca l'epitaffio dettato dallo scrittore "Ce ne ricorderemo di questo pianeta". Una sepoltura laica, semplice, accanto a quella della moglie scomparsa lo scorso gennaio. Il capo dello Stato ha deposto un cuscino di fiori poi ha raggiunto la Fondazione Leonardo Sciascia dove si è commosso nel riferire il ricordo personale dei suoi rapporti con lo scrittore, la sua ammirazione, i rapporti per alcuni anni in Parlamento. "L'ho sempre ascoltato con attenzione e profondo rispetto - ha detto - come espressione della grande coscienza e della voce civile del nostro Paese". La figlia di Sciascia gli ha donato una medaglia ricordo della Fondazione. Napolitano ha ringraziato e ha detto: "Leonardo Sciascia l'ho grandemente amato come scrittore europeo non meno che italiano". Il capo dello Stato ha visitato l'edificio che ospita la Fondazione intitolata allo scrittore accompagnato dal presidente della fondazione, Salvatore Petrotto, che è il sindaco della città, e dal vicepresidente Aldo Scimé che fu amico personale dello scrittore. "Sono rimasto colpito da questa visita. Mi fa piacere - ha detto Napolitano - che alla Fondazione sia stata prestata una sede così prestigiosa per ricevere l'eredità e per trasmettere il messaggio di Leonardo Sciascia. E' una testimonianza viva di quella Sicilia della ragione e della cultura che noi possiamo identificare con il nome di Leonardo Sciascia". "Sono stato legato a Leonardo Sciascia da una ventennale amicizia, non soltanto politica ma fondata sull'affetto".

Lo ha detto il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, lasciando il convegno sullo scrittore siciliano organizzato a Racalmunto.

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