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Nasce la Onlus Lazio per valorizzare le eccellenze della sanità nella regione

Il ministro Ferruzio Fazio, il senatore Stefano De Lillo e il presidente della Commissione Sanità di Palazzo Madama Antonio Tomassini tengono a battesimo la nuova associazione

Il suo giornale si chiama «L'ottimista» e la nuova Onlus «Lazio, salute e sanità per le eccellenze» per una volta vuole valorizzare e promuovere i successi e gli aspetti positivi del nostro sistema nella regione, invece che amplificarne carenze e difetti.
L'associazione è stata tenuta a battesimo, nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, dal ministro della Salute Ferruccio Fazio, dal senatore Stefano De Lillo che ne guida il Comitato scientifico e da Antonio Tomassini, presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato.
Lo scopo della Onlus è appunto quello di valorizzare le eccellenze della regione nella sanità.
«Non è più possibile - ha spiegato De Lillo - avere risorse illimitate nella sanità. Quello che serve è una serie di modelli di eccellenza da proporre a livello regionale e poi a livello nazionale».
A Tomassini De Lillo ha lanciato una «proposta-provocazione»: «Alla Camera e al Senato ci sono due commissioni di inchiesta sulla malasanità. Credo che sia giunto il momento di istituire una commissione per l'eccellenza nella sanità».
Per il ministro Fazio, «si cerca finalmente di passare dalla cultura della malasanità a quella delle eccellenze. Le sfide, a livello nazionale e nel Lazio, sono conosciute e riguardano la riorganizzazione della rete assistenziale, con la riduzione dei posti letto e l'aumento dei servizi sul territorio».
Tra le grandi eccellenze che la popolazione del Lazio ancora non conosce bene, Fazio ha citato le università e gli 8 Istituti di ricerca (Irccs), che il ministero della Salute finanzia con 40 milioni di euro l'anno, oltre alle risorse del Fondo sanitario nazionale.
«Siamo a lavoro per identificare i criteri a livello nazionale» che consentano di determinare i pilastri su cui poggiano i centri di eccellenza della penisola», ha aggiunto il ministro della Salute.
Le fondamenta delle strutture fiore all'occhiello della sanità italiana per Fazio devono essere costituite «non solo dalla ricerca», ma passare anche dall'«umanizzazione, dall'innovazione gestionale, dall'efficienza misurata con indicatori» ad hoc. Senza tralasciare la cosiddetta «costumer satisfaction» e gli «indicatori di esito».
Il senatore Tomassini ha sottolineato che il Lazio ha delle eccellenze da far conoscere a livello nazionale, anche perchè «è il punto di riferimento del Centro-Sud, dove non c'è lo stesso livello».
La nuova Onlus, dunque, per il presidente della Commissione Sanità del Senato deve rappresentare «uno strumento di stimolo e di confronto tra Stato, regioni, società civile e i cosiddetti "produttori di sanità"».

E può anche, secondo Tomassini, «tirare per la giacca la politica e fare pressione perchè si superino i troppi ostacoli burocratici».
Insomma, è ormai tempo di superare il «tabù» che attribuisce tutto il positivio al settore privato e tutto il negativo al pubblico. «Non è così - ha detto Tomassini- e bisogna affrontare la sfida di dimostrarlo».

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