Tre ragazzi veneti poco più che trentenni e un sogno: organizzare vacanze in barca a vela per mestiere. Il desiderio è diventato realtà quest'anno con il debutto di Antlos, un sito che mette in contatto viaggiatori e skipper fra Mediterraneo e Caraibi. Una sorta di Airbnb per gli amanti del mare. Oggi la piattaforma dà lavoro a otto persone: i tre fondatori e cinque collaboratori.
«L'idea è nata nel 2014: io e il mio amico Marco Signori siamo partiti per Londra alla ricerca di un incubatore che ci potesse sostenere - racconta Michelangelo Ravagnan -. Contemporaneamente abbiamo inviato la presentazione del progetto anche all'italiana H-Farm, con la speranza di poter partecipare al suo nuovo programma di supporto per le nuove imprese. Poche settimane dopo abbiamo ricevuto la notizia che ci aveva selezionati. Così siamo rientrati in Italia, iniziando una nuova avventura a pochi chilometri da Venezia, la città dove siamo nati e cresciuti».
Gli ingredienti del successo sono stati amore per il mare, passione per il design e la tecnologia e una grande amicizia. «Ognuno ha contribuito mettendo a disposizione diverse esperienze prosegue -. Io sono un diportista a vela e motore, Marco ha lavorato come skipper di barche a vela, Nicola è ingegnere informatico». Oggi il sito è un punto di riferimento, ma iniziare non è stato semplice. «All'inizio trovare un investitore disposto a mettere i propri soldi in un progetto sulla carta è stato complicato conferma -. Inoltre in Italia ci sono troppe barriere per le nuove assunzioni.
Proprio per questo tanti professionisti competenti vanno all'estero e non lavorano nella Penisola. Ma nonostante tutto, il business e il riconoscimento per il nostro lavoro stanno crescendo sia qui sia oltre frontiera».DU
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