Ma stasera finisce l’isola dei naufraghi o il naufragio dell’Isola? E la sopravvissuta più famosa, la Simo, veleggerà ancora alla testa del suo galeone? No, non vi preoccupate, non stiamo qui a fare i soliti pronostici sulla fine dell’era dei reality che non arriva mai visto che, quanto a gradimento, questi show continuano a fare presa sul pubblico. Nonostante non producano grandi dibattiti come un tempo e non ci siano concorrenti intriganti o affascinanti. Però, con questa edizione (l’ottava), la trasmissione di Raidue è arrivata a una svolta. In primo luogo perché non si può più definire un fenomeno. Fino allo scorso anno gareggiava con Annozero al vertice dei programmi più visti del secondo canale, in sostanza quelli che tenevano in piedi la rete per ascolti e pubblicità raccolta. Questa edizione si chiude (esclusa ovviamente la finale che ci sarà stasera) con una media di share del 15 per cento, cinque punti in meno rispetto allo scorso anno, molti in meno rispetto ai precedenti (ma questo è naturale). Resta comunque sopra la media di rete, però il calo è evidente.
Certo, ci sono molte attenuanti: l’usura del programma, il fatto che ormai è quasi finita la lista delle star da spedire in Honduras, la partenza con il piede sbagliato nella stessa serata, il lunedì, in cui andava in onda il Grande Fratello e le puntate più brevi che da una parte fanno molto meglio allo show, dall’altra tolgono punti (più si va avanti nella notte, più si alza la curva dello share) decise per dar spazio alla Champions. Difatti la media degli spettatori non è poi così deludente: 3 milioni 815mila spettatori, insomma ci sono ancora quasi quattro milioni di persone (in maggioranza donne) che amano vedere come un gruppetto di star e figli di star riescono ad arrabattarsi a mangiare e trovare un riparo su un isolotto. Però, per tenere questo gruzzolo di fan attaccati allo schermo quest’anno ci si è dovuti inventare di tutto: da una concorrente, Raffaella Fico, nota per essere finita nelle intercettazioni del «bunga-bunga», agli innesti in corsa come quelli del principe Emanuele Filiberto e di Alba Parietti al colpo di scena atteso da anni: vedere la Mona tuffarsi dall’elicottero, raggiungere a nuoto la spiaggia in costume striminzito, spaccare cocchi, far piangere Nina Moric (dicendole che suo figlio era stato semi-rapito dal padre Fabrizio Corona), passare una settimana ad ascoltare i deliri onirici di Eleonora Brigliadori e gli squittii di Roberta Allegretti (l’unica non famosa). Scelta che ha portato ad un’impennata degli ascolti, ma solo in quella settimana.
Ora che succederà all’Isola il prossimo anno? Il contratto con Magnolia scade con questa edizione. Difficile credere che non sarà rinnovato, sia perché il reality resta un prodotto redditizio, sia perché Raidue ha chiuso anche il contratto di X Factor e, nelle «regole» Rai, mica si possono fare due sgarbi giganteschi a uno stesso produttore (Giorgio Gori). Resta, invece, un quesito sul futuro della Ventura: da anni, tranne la parentesi da giurata dello stesso X Factor, Simona conduce sempre gli stessi due programmi: oltre all’Isola, Quelli che il calcio, la cui importanza e il cui spazio si è ridotto al lumicino. Oltre agli impegni in radio e sul web, che ne dimostrano comunque la sempre rinnovata intraprendenza e voglia di crescere, servirebbe per la conduttrice una svolta televisiva.
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