Un fiume di asfalto sta per inondare via Nazionale. Terminerà ad aprile, infatti, il restyling della strada, realizzata in epoca umbertina. Dopo il lifting, però, a scomparire non saranno solo le buche, ma anche i sampietrini. Dunque, più che un cambio di look, una vera e propria trasformazione. Sì, perché via Nazionale è un unicum nel contesto urbanistico della città. Di porfido rosso, i blocchetti sono quelli originali del primo 900, scelti per valorizzare il prestigio della strada. Un reperto storico che lassessore ai Lavori Pubblici, Giancarlo DAlessandro, ritiene di poter sacrificare, per risolvere «i tanti problemi causati ai palazzi circostanti, che tremano al passaggio sulle buche dei bus dellAtac».
Sono in molti, però, a non condividere il suo teorema, come Fabrizio Sequi, consigliere di Fi nel primo municipio, che afferma: «La voglia di riempire il centro di asfalto è una contraddizione della sinistra capitolina, non solo con le sue dichiarazioni di tutela della città storica, ma anche con i lavori, costosi in milioni di euro e in anni di disagi». In alternativa, lazzurro propone «la necessaria manutenzione al piano stradale in sampietrini». E respinge lipotesi che «lasfalto trasmetta meno vibrazioni, dimenticando le denunce nel resto della città». Scettico anche il Cesmot (Centro studi sulla mobilità e i trasporti), che rileva una grave omissione: «Nel progetto manca lelemento fondamentale: il tram da largo Argentina fino a Termini. Dopo dieci anni di attese, l8 rimarrà orfano della tratta più importante». Ma a lasciare perplessi - continua il Cesmot - è «lennesima scelta di non investire sul ritorno del tram». Della stessa idea, il capogruppo della Dc per le Autonomie al Consiglio regionale del Lazio, Fabio Desideri, che lamenta: «Con il progetto di ristrutturazione di via Nazionale, il Campidoglio mette la pietra tombale sulla cura del ferro». Ma lassessore alla Mobilità, Mauro Calamante, non esclude che, in futuro, la nuova corsia per i bus possa convertirsi in rete tramviaria. «Il Campidoglio - precisa Calamante - ha dovuto accantonare lidea a causa dei vincoli posti dalla soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici sulla rete aerea dalimentazione, ma la preferenziale al centro mantiene intatte le possibilità di farci passare il tram; anzi, di questa eventualità è il presupposto fondamentale».
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