
Le Case del Made in Italy saranno presenti nelle più importanti manifestazioni fieristiche del nostro Paese, un'alleanza strategica per sostenere le imprese e intercettare i nuovi trend di sviluppo al centro del protocollo triennale sottoscritto dal ministro Adolfo Urso con Aefi - Associazione esposizioni e fiere italiane e It-Ex - Italian association of international exhibitiont che rafforzerà il ruolo del Mimit a sostegno e promozione delle eccellenze nazionali.
“Con questo protocollo rafforziamo la presenza capillare del Ministero delle Imprese e del Made in Italy a sostegno delle imprese italiane, valorizzando al contempo il sistema fieristico quale strumento di politica industriale e come luogo di relazioni, innovazione e alleanze per il Made in Italy - ha detto il ministro Urso -. Il nostro obiettivo è fare in modo che le Case del Made in Italy diventino presìdi efficaci all’interno dei quartieri fieristici, offrendo alle imprese informazioni e strumenti affinché l’Italia continui a essere la scelta naturale ogni volta che, nel mondo, si cercano qualità, creatività e innovazione”.
Negli spazi messi a disposizione nei quartieri fieristici che ospiteranno nuove sedi delle Case del Made in Italy, il Mimit assicurerà attività d’informazione e orientamento per le imprese, in collaborazione con gli altri attori istituzionali del territorio, su politiche, incentivi, iniziative e offriranno supporto sulle misure di sostegno e di tutela delle filiere, favorendo l’ascolto delle istanze del mondo produttivo e la loro trasmissione alle strutture ministeriali competenti oltre ad essere luoghi di promozione attiva della cultura del Made in Italy, fondamentali per rafforzarne percezione e attrattività a livello internazionale.
Obiettivo, rendere sempre più accessibili al tessuto produttivo gli strumenti messi in campo dal Mimit e rafforzare il ruolo delle fiere come canale privilegiato di promozione delle eccellenze italiane sui mercati esteri, valorizzando servizi innovativi e garantendo una diffusione capillare delle misure pubbliche a sostegno delle imprese.
Non solo, sono previsti programmi congiunti, iniziative di promozione e comunicazione, eventi di networking e la diffusione capillare del materiale informativo attraverso i canali ufficiali, gli operatori fieristici e le associazioni imprenditoriali per sostenere l’internazionalizzazione, favorire l’accesso delle Pmi ai mercati globali e rendere le fiere un hub permanente per l’innovazione, la competitività e lo sviluppo del sistema produttivo nazionale.
“L’intesa rafforza ulteriormente l’alleanza tra il sistema fieristico italiano e il Mimit con cui condividiamo il duplice obiettivo di potenziare l’internazionalizzazione delle Pmi e di accrescere le quote del nostro export sui mercati esteri - ha aggiunto Maurizio Danese, presidente di Aefi -. Le fiere sono infrastrutture di sistema, piattaforme di crescita, acceleratori di innovazione e moltiplicatori di valore per le imprese e per l’intero Paese, su cui generano un impatto complessivo di 22,5 miliardi di euro l’anno. L’industria fieristica è pronta a fare la sua parte per vincere le sfide della competitività in uno scenario geo-economico complesso, diventando sempre di più un vettore fondamentale per la crescita del made in Italy sui mercati obiettivo indicati anche dal Piano di Governo”.
“Siamo pronti a impegnarci per sostenere con convinzione questa interessante iniziativa che rafforza ulteriormente la collaborazione tra il sistema fieristico italiano e le istituzioni, creando un rapporto di supporto reciproco - ha sottolineato Raffaello Napoleone, presidente It-Ex -. Tutto questo è possibile perché condividiamo un grande obiettivo comune: favorire la crescita del sistema Paese attraverso l’internazionalizzazione delle micro e Pmi e la promozione del made in Italy sui mercati esteri.
E le fiere sono un veicolo eccezionale: se in Italia, in media, il 22,3% delle aziende esporta, per le aziende espositrici questa percentuale cresce all’89%, mentre il 71% del campione sceglie proprio la fiera per presentare nuovi prodotti, facendone il primo e più importante strumento di promozione”.