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Famiglia nel bosco, i giudici contro le Iene: "Privacy violata"

Il provvedimento del tribunale nei confronti della condotta tenuta dalla trasmissione, accusata di non aver rispettato le norme inerenti alla tutela dei minori

Famiglia nel bosco, i giudici contro le Iene: "Privacy violata"
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L'ultimo servizio de Le Iene ha sollevato un certo polverone, perché pare che una vecchia puntata sulla famiglia che vive nel bosco abbia in qualche modo condizionato i giudici. Il programma Mediaset, infatti, si era occupato della vicenda. Nello specificio, l'inviata Nina Palmieri aveva raggiunto la famiglia formata da Catherine Birmingham e Nathan Trevallion e i tre bambini per accertarsi delle loro condizioni.

Raggiunto il nucleo familiare nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti, l'inviata si era prima di tutto preoccupata dei bambini, e aveva cercato di capire se questi si trovassero in salute e fossero felici, ricevendo in entrambi i casi una risposta affermativa dai diretti interessati. Ma come si inserisce tutto ciò nella vicenda giudiziaria che sta tenendo in apprensione tutto il Paese?

In una memoria presentata dal curatore speciale lo scorso 12 novembre, viene fatto riferimento proprio alla trasmissione. A creare dei problemi sarebbe stato il fatto che nel video comparivano i bambini, pur con il volto coperto. Secondo i giudici, infatti, "sono state descritte le condizioni di vita della famiglia, violando il diritto dei minori alla riservatezza e alla tutela dell'identità personale". Nel servizio de Le Iene, andato in onda l'11 novembre, Catherine Birmingham e Nathan Trevallion avevano cercato di far capire che i bambini stavano bene e che non mancava loro nulla. Per il tribunale, tuttavia "i genitori, con tale comportamento, hanno mostrato di fare uso dei propri figli allo scopo di conseguire un risultato processuale a essi favorevole, e tale risultato processuale è da essi perseguito non all'interno del processo, ma invocando pressioni dell'opinione pubblica sull'esercizio giurisdizionale". Ad essere violato sarebbe stato l'art.50 del Codice in materia di protezione dei dati personali. Sono stati poi citati l'art.16 della Convenzione New York sui diritti dell'infanzia, l'art. 8 della Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo e l'art. 7 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea. Questo quanto stabilito dalla camera di consiglio presieduta da Cecilia Angrisano.

La partecipazione dei genitori al programma Le Iene è stata dunque vista in modo negativo dai giudici che stanno seguendo il caso.

Sulla questione si è espressa l'inviata de Le Iene Nina Palmieri. "Replicheremo oggi con il servizio, al momento non aggiungo altro", ha dichiarato, come riportato da Il Centro.

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