La famiglia nel bosco di Palmoli garantiva ai figli un'istruzione, anche se a casa e non in un contesto scolastico. Lo fa sapere il ministero dell'Istruzione del Merito con una nota: "Risulta regolarmente espletato l'obbligo scolastico attraverso l'educazione domiciliare legittimata dalla Costituzione e dalle leggi vigenti e tramite l'appoggio ad una scuola autorizzata". Sempre il ministero sottolinea che "la conferma è arrivata dal dirigente scolastico dell'istituto scolastico di riferimento per il tramite dell'ufficio scolastico regionale". La famiglia anglo-australiana è finita al centro di un caso nazionale dopo la decisione del Tribunale per i minorenni dell'Aquila di allontanare i tre figli dalla loro abitazione priva di servizi essenziali.
Il comitato di presidenza del Csm, dopo le dichiarazioni di alcuni esponenti politici, ha sottolineato che il provvedimento adottato dal Tribunale dei minori per i bambini della famiglia nel bosco "rientra nell'esercizio delle funzioni attribuite dalla legge alla giustizia minorile, tipiche attribuzioni dell'autorità giudiziaria minorile e persegue esclusivamente finalità di protezione dei bambini coinvolti". L'atto è sottoscritto da tutti i consiglieri togati, fatta eccezione per Bernadette Nicotra di MI, e dai consiglieri laici Michele Papa, Ernesto Carbone e Roberto Romboli. "A fronte di ciò - si afferma - alcune dichiarazioni pubbliche hanno definito la decisione come un 'sequestrò di minori, l'hanno qualificata con espressioni fortemente denigratorie e hanno annunciato iniziative ispettive e interlocuzioni dirette con i giudici investiti del procedimento". Tali affermazioni "provenienti - è detto - anche da rappresentanti di pubbliche Istituzioni trascendono la legittima critica a un atto giudiziario e finiscono per colpire direttamente l'operato dei magistrati del Tribunale per i minorenni, esponendoli a una indebita pressione anche mediatica.
In particolare, da alcune dichiarazioni appare del tutto ignorata la natura delle decisioni di protezione dei minori, che spesso incidono in modo doloroso sulla vita delle famiglie e sono gravose anche per i magistrati chiamati ad assumerle".