
Una 55 enne di Genova si è presentata tribunale per testimoniare contro due odontoiatri che nel 2022 gestivano un centro a Torino. L’accusa è tanto grave quanto purtroppo chiara: i due professionisti sono accusati di lesioni, mentre solo uno di loro deve rispondere anche di truffa ed esercizio abusivo della professione. La contestazione del pm Gianfranco Colace è quella di aver estratto alla donna ben 11 denti, tutti sani, per poi impiantarle delle protesi errate.
“Mi sono fidata, mi hanno spiegato che i denti sarebbero caduti e così ho acconsentito a un intervento diverso da quello che avevo immaginato quando mi sono rivolta a loro. E alla fine mi hanno rovinata”, spiega la donna che ha presentato la denuncia. “Avevo bisogno di intervenire sui ponti laterali e ho cercato in rete uno studio medico che non fosse eccessivamente caro. E così mi sono rivolta ai due imputati. Ho chiamato e il dottor M.B. mi ha confermato che dottavano una nuova tecnica americana e la procedura era veloce, potevano fare tutto in un giorno. Così ho fissato un appuntamento”, racconta. A novembre la paziente raggiunge Torino. “In studio c’era una donna, credo la segretaria. E poi i due odontoiatri, quello con cui avevo parlato al telefono, M.B., e il collega G.G.. È stato M.B. a visitarmi, gli ho rappresentato i miei problemi e la volontà di cambiare i ponti laterali. Ricordo che non venne eseguita una panoramica”.
Poi ecco che arriva la rivelazione choc che la donna consegna al giudice. “Mi sono stati tolti undici denti in quattro ore. La sera, in albergo, stavo malissimo e soffrivo. Il terzo giorno mi hanno messo la protesi, ma non era quella che mi era stata prospettata e mostrata in fotografia”, spiega la donna mostrando al giudice addirittura a dentiera. Un intervento che l’ha portata addiritutta a non mangiare per un certo periodo.
“Non riuscivo più a mangiare e parlare, avevo un amore e l’ho lasciato perché mi vergognavo. Poi un odontotecnico mi ha fatto un intervento provvisorio , sono migliorata ma devo ancora fare attenzione. E vado ancora da una neuropsichiatra”.