“Stato assassino e torturatore”. Il presidio anarchico a Milano è un flop

Volevano raggiungere la sede di Fratelli d'Italia a Milano ma sono stati fermati prima: poche decine di anarchici contenuti dalle forze dell'ordine

“Stato assassino e torturatore”. Il presidio anarchico a Milano è un flop

Ennesima manifestazione anarchica a Milano, dove poche decine di persone si sono radunate nei pressi della sede di Fratelli d'Italia in corso Buenos Aires. Obiettivo fallito, in realtà, per gli anarchici, il cui obiettivi era fare presidio sotto il palazzo del principale partito di governo: il massiccio dispiegamento di forze dell'ordine ha impedito agli anarchici di concludere la loro provocazione, relegandoli a un angolo di strada.

Per oltre un'ora hanno scandito i soliti slogan, leggendo un manifesto in cui raggruppano un insieme di elementi che vanno dal 41 bis alle morti in mare, delle quali accusano il governo e tutti partiti che finora si sono succeduti. Nei loro slogan non mancano nemmeno i richiami alla pandemia, le accuse al governo e ai vaccini, a dimostrazione che le frange violente degli anarchici sono sempre state attive strumentalizzando le proteste per alzare la tensione. Hanno sottolineato di essere contro la NATO e contro l'Occidente, di non vedere in Vladimir Putin un nemico. A Milano sono stati contenuti con successo, non hanno avuto modo di partire in corteo e si sono limitati a pochi slogan ripetuti in loop, spesso sovrastati perfino dal rumore delle ambulanze e dei mezzi di soccorso. La viabilità cittadina non è stata modificata per la manifestazione, a dimostrazione che il presidio delle forze dell'ordine è stato valido.

Manifesto anarchici Milano

In tutto, la manifestazione non è durata che un'ora, durante la quale si sono succedute diverse persone al megafono, scandendo sempre gli stessi slogan. La manifestazione di oggi era propedeutica a quella ben più strutturata e partecipata che si terrà a Torino il prossimo sabato. Gli stessi anarchici oggi in presidio hanno annunciato l'appuntamento in solidarietà con Alfredo Cospito. I militanti che oggi hanno manifestato hanno dimostrato ancora una volta di essere mossi dagli ideali eversivi. "Un detenuto anarchico da quasi quattro mesi in sciopero della fame che sta lottando contro il regime 41bis.

Non per se stesso ma per mettere in luce questo regime di tortura a cui sono sottoposte 750 persone. Lo Stato si è palesato ancora una volta per quello che è: assassino, torturatore", hanno dichiarato a più riprese.

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