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Un robot per trovare Chiara inghiottita dal lago: il fondale scansionato col sonar

Sono riprese le ricerche della ragazza scomparsa nel Lago di Iseo dopo essere caduta venerdì sera da una barca. L'amica al timone indagata: è positiva all'alcoltest

Sono riprese le ricerche della ragazza scomparsa nel Lago di Iseo
Sono riprese le ricerche della ragazza scomparsa nel Lago di Iseo

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Un robot per trovare Chiara inghiottita dal lago: il fondale scansionato col sonar

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I sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Brescia proseguono senza sosta le ricerche della ventenne tedesca Chiara Lindl scomparsa venerdì nelle acque del lago di Iseo (Brescia). Attualmente sono impegnate tre imbarcazioni dei vigili del fuoco con a bordo specialisti del soccorso acquatico. Gli operatori dei comandi di Brescia e Bergamo stanno proseguendo con le ricerche di superficie. Non solo. Nelle prossime ore è previsto l'arrivo dei sommozzatori del nucleo di Roma, dotati di un sonar ad alta definizione in grado di effettuare una scansione dettagliata dei fondali del lago. Nel frattempo proseguono le indagini per fare chiarezza su quanto accaduto.

L'amica positiva all'alcoltest

L'amica al timone della barca secondo quanto ricostruito dagli inquirenti bresciani avrebbe accelerato improvvisamente e ora risulta indagata con l'accusa di lesioni colpose. La stessa giovane, peraltro, è risultata positiva all'alcoltest con un tasso superiore a quello consentito di 0.84 grammi per litro. Sulle sponde del lago d’Iseo ieri sono arrivati anche i genitori della ragazza scomparsa. La speranza è che con l’ecoscandaglio montato sulla barca della protezione civile di Montisola le ricerche in profondità portino all’individuazione del corpo. Fino a oggi nonostante tutti gli sforzi le ricerche nelle acque profonde del Sebino non hanno dato alcun esito: della ventenne tedesca non c'è ancora traccia. Gli operatori dei comandi di Brescia e Bergamo stanno proseguendo con le ricerche di superficie.

Un robot e il sonar per la ricerca

Intanto al porto di Pisogne è stata allestita l’Unità di Comando Locale (U.C.L.) al fine di coordinare le operazioni di ricerca, dove sono presenti gli specialisti del T.A.S. (Topografia Applicata al Soccorso) che stanno elaborando la cartografia delle zone d’intervento. Adesso, una volta effettuata una scansione dettagliata dei fondali dell’area interessata e individuati dei target si procederà alla verifica dei punti mediante un R.O.V.. Il robot subacqueo in dotazione ai vigili del fuoco è un veicolo comandato da specialisti a bordo di un’imbarcazione e che riesce a raggiungere considerevoli profondità.

Il robot è inoltre dotato di telecamere e bracci teleguidati che gli permettono di operare sott’acqua.

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