Momenti di panico nella serata di ieri a Sanremo, nel pieno centro della città, dove un cittadino nordafricano in stato di alterazione ha iniziato a gridare "Allah Akbar" in corso Garibaldi, cuore pulsante della città ligure, davanti a un supermercato ancora aperto. Alcuni passanti hanno allertato i carabinieri, che sono arrivati in tempo rapidi e capendo che il soggetto era alterato hanno proceduto con il fermo, non senza difficoltà, in modo tale da portarlo in caserma e procedere con l'identificazione e le accuse, che nei suoi confronti sono di rapina impropria, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
"Questo è lo scenario accaduto in una delle vie più centrali di Sanremo la sera della pre vigilia di Natale. Nel frattempo che cerchiamo di capire cosa sia successo, rimaniamo allibiti e sbalorditi", si legge nel messaggio condiviso sui social dall'associazione "Imprese per Sanremo", che da anni denuncia il degrado. Come troppo spesso accade, mentre i carabinieri faticavano per mettere in sicurezza lo straniero, per la tutela sua e della cittadinanza, un passante si è avvicinato ai militari per lamentare un trattamento eccessivamente violento nei confronti dello straniero. "Perché fate così?", domanda il cittadino ai militari nel mezzo dell'arresto, scatenando una reazione veemente di uno dei due carabinieri. Il passante è stato allontanato in pochi secondi da un soccorritore della Croce rossa, presente sul posto per fornire il supporto necessario in caso di bisogno. Tutto questo mentre il nordafricano continuava a invocare Allah.
Nella mattinata di oggi lo straniero è stato giudicato per direttissima presso il tribunale di Imperia ed è stato confermato l'arresto. Nei prossimi giorni la sua posizione risulterà ancora più chiara. L'uomo potrebbe essere espulso dal Paese. Non ci sono elementi che lo straniero fosse in procinto di compiere qualche atto contro le persone ma quanto avvenuto accendere un campanello d'allarme sulla vulnerabilità e sul pericolo interno.
Non è il caso del nordafricano di Sanremo ma quello dei "lupi solitari" è un problema reale, concreto perché possono agire in qualunque momento e prima che la struttura di emergenza si attivi, hanno a disposizione il tempo necessario per causare gravi danni.