«Non è mai capitato che due della stessa squadra avessero le mani sulle leve del potere. Metteremo la destra fuori gioco per decenni, forse per sempre». Fu il benvenuto di Bill Clinton quando Tony Blair divenne primo ministro britannico. E su questa alleanza si basava la «Special Relationship», la relazione speciale tra i due presidenti, al centro del film dell'inglese Richard Loncraine presentato al Torino Film Festival nella sezione Festa Mobile.
«Ho voluto rivelare aspetti privati, oltre che politici, del rapporto tra i due leader che per una breve stagione furono gli uomini più potenti della terra», ha spiegato oggi a Torino Richard Loncraine che ha aggiunto: «È un film molto critico; Blair, ad esempio, ne esce molto male». L'allora premier britannico, impersonato da Charlie Sheen, che ha già vestito i panni di Blair in «The Queen», appare come un uomo incapace di assumersi decisioni impopolari e ansioso di piacere, soprattutto al suo alleato Bill Clinton. Che lo fiancheggia nella questione Irlanda del Nord, ma si aspetta di essere sostenuto durante il caso Lewinsky, contro il parere dei collaboratori di Blair.
«Credo che il mondo sarebbe oggi un posto più sicuro se Bill Clinton fosse stato più discreto circa le proprie esperienze sessuali», continua il regista. Clinton (impersonato da un sorprendente Dennis Quaid) è ritratto nel suo momento più difficile: chi resta al suo fianco è Hillary (Hope Davis), mentre Tony Blair gli volta le spalle e offre la stessa amicizia e alleanza, alla fine, anche al neopresidente George Bush. La loro «special relationship», che si spacca definitivamente sulla decisione della Nato di invadere il Kossovo, si rivela per quello che è: non pura diplomazia, non solo un rapporto di forza, ma nemmeno amicizia, per quanto a tratti le somigli.
«La cosa più difficile di questo film è stata la cura dei dettagli - continua Loncraine - come avviene sempre quando si fa un lavoro su persone viventi. Devi controllare che tutto sia esatto e allo stesso tempo fare divertire. Io non sono uno che sa molto di politica, ma questo è un bene, così sapevo come fare a informare e intrattenere uno spettatore come me». Le fonti sono state le autobiografie dei due leader e, «i loro discorsi ufficiali, che abbiamo ripreso parola per parola».
«Blair - ha detto ancora Loncraine - sostiene di non aver visto il film, ma ne parla troppo nel dettaglio per credergli. Lo staff di Clinton lo ha visto, lui no. Io fossi in lui lo vedrei, in America ha avuto un'audience altissima». Il film uscirà il 10 dicembre nelle sale con il titolo «I due presidenti», distribuito da Medusa.
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