La negatività su Samp e Atzori peggio della retrocessione in B

(...) Champions League, investimento che sarebbe rientrato con gli interessi se si fosse passato il turno, arrivando nel gironcino e assicurandosi un tesoretto di diritti Uefa e televisivi). Quelle critiche, spesso, erano solitarie, mentre gli stessi che oggi urlano contro Garrone erano impegnati a leccare tutto il leccabile al presidente e ai suoi collaboratori.
Mi chiedevo, soprattutto, a chi giova tutta questa cappa di negatività. Ma qualcuno ha pensato sul serio che Delio Rossi potesse passare dall’ottavo posto in campionato e da una finale di Coppa Italia, con uno dei giochi più spettacolari della serie A, alla serie B? Soprattutto, penso che quella di Atzori sia stata una buona scelta. Perchè è un allenatore che, è vero, ha fallito a Catania, ma mettendo in mostra un buon gioco. E, in serie B, ha centrato i play-off con la Reggina, superando squadre molto più blasonate. E parliamo della stessa piazza di uno dei moltissimi fallimenti del Novellino tanto amato dai palati fini genovesi: due esoneri a Torino, uno a Reggio per l’appunto, play-off falliti col Livorno. Serve altro? Come dicono gli intenditori di calcio «parlano i fatti».
Allo stesso modo, credo che la Sampdoria - anche a costo di fare i saldi, non la svendita totale per chiusura esercizio - debba fare piazza pulita di tutti quei giocatori che non hanno una mentalità da serie B e, soprattutto, che hanno ingaggi incompatibili con la categoria. Gente da un milione netto di euro a stagione, in serie B spacca i conti e non è detto che spacchi le reti.
E quindi occorre scappare dai grandi nomi, da quelli che fanno sognare solo sulle figurine Panini, da quelli che prendono troppi soldi per un campionato dove non tutte le società sono in grado di pagare gli stipendi a fine mese, da quelli, in una parola, che non sono «giocatori di categoria».
Quindi, faccio anche qualche nome: servono i Piovaccari, gli Abbruscato, i Calaiò, i Coralli, i Cutolo, i Vantaggiato. A me, ad esempio, piacerebbe moltissimo Davide Succi che, a Padova, prima di infortunarsi gravemente, aveva già segnato quindici reti e, nonostante un lunghissimo stop, è rimasto nelle prime posizioni della classifica dei cannonieri. Ecco, uno come Succi lo prenderei subito. Altro che morire per il contratto di Palombo.
Capisco perfettamente l’amarezza e, a tratti, quando non è accompagnata dagli insulti, anche la rabbia dei tifosi, nei confronti della famiglia Garrone. Ma ora basta. E, soprattutto, basta al tiro alla Sampdoria e alle famiglie Garrone e Mondini che opinionisti e tifosi stanno facendo in queste settimane, peraltro dimenticando nove anni di promozioni, di Europa continua e di finale di Coppa Italia.


Hanno sbagliato, sono retrocessi, perdono un sacco di soldi, stanno pagando pesantemente. Ma che senso ha continuare a infierire, a creare turbative, a pesare con una cappa di negatività sulla Sampdoria?
Infierire sulle macerie non serve a nulla. Tranne che si voglia far male al Doria.

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