Cronaca locale

Nei gazebo raccolte 23mila schede in due giorni: il 48 per cento non vuole il pedaggio d’ingresso. Otto intervistati su dieci chiedono la chiusura del centro storico Sondaggio della Lega: mezza città boccia il ticket

Promossa la giunta Moratti ma non su sicurezza e rom

Quasi la metà dei milanesi (il 48 per cento) boccia il ticket antismog di Letizia Moratti. Il 44 per cento, invece, lo approva, mentre l’8 per cento risponde «non so». Sia chiaro, non c’è nulla di scientifico. Niente sondaggio, nessun campione selezionato. Semplicemente le risposte di chi sabato e domenica scorsi si è fermato nei cinquanta gazebo allestiti dalla Lega Nord in tutta la città. Ma il numero delle schede (oltre 23mila) consiglia di considerare il test più che indicativo. «Una faticaccia - spiega il capogruppo a Palazzo Marino Matteo Salvini - due giorni di lavoro intenso, ma alla fine siamo molto soddisfatti. Dati non attendibili? I sondaggi della Moratti sono fatti su un migliaio di milanesi. Noi non abbiamo pretese scientifiche, ma questi 23mila cittadini sono molti di più. Quello che pensano, qualcosa vorrà pur dire».
Ticket rimandato, dunque, a fine sperimentazione. Molto più secco, invece, il dato di quanti appoggiano la proposta alternativa del Carroccio. Quasi otto intervistati su dieci, infatti, chiedono la chiusura del centro storico alle auto. Vecchia proposta, già approvata da un referendum, ma che mai nessuno ha avuto il coraggio di applicare. E che torna di attualità alla vigilia dell’introduzione del pedaggio alla Cerchia dei Bastioni.
Alla consultazione, assicurano gli organizzatori, non hanno partecipato soltanto i leghisti. E i milanesi, almeno a legger le schede, alla richiesta di esprimere un giudizio sulla giunta Moratti non si spellano certo le mani per gli applausi. Una striminzita «sufficienza» per il 49 per cento, un «buono» per appena il 13 per cento e un’«insufficienza» piena per il 38. Andando nel particolare, invece, promozione per gli assessori Vittorio Sgarbi, Giovanni Terzi, Maurizio Cadeo e Mariolina Moioli. Di Milano piacciono, infatti, l’offerta culturale (71 per cento), la riduzione delle imposte (63) i servizi sportivi (62) l’illuminazione (56) e le scuole materne (53). Bocciatura, invece, per sicurezza e nomadi (81 per cento), traffico e trasporto pubblico (71), parcheggi (69), pulizia della città (66) e casa (57). Stupisce, alla faccia di tanti articoli di giornale e servizi tivù, che quartieri periferici come le zone 8 e 9 approvino l’offerta culturale. Buona, dunque, per gli abitanti di Baggio. Così come per quelli del centro (zona 1). Mentre alle zone 2 e 6 piace la riduzione delle imposte, alla zona 3 l’illuminazione, alla zona 7 i servizi sportivi. Interessanti anche i dati delle criticità divisi per territorio. In centro (zona 1) si lamentano, nell’ordine, per parcheggi, sicurezza e pulizia. Sicurezza, traffico e mancanza di negozi nella zona 2. In zona 6 protestano per il traffico, mentre per tutti gli altri il problema più grave è decisamente la sicurezza.

Qualcuno (zona 7) protesta per la manutenzione delle strade, mentre alla 9 i problemi sono anche l’assenza di servizi sociali e l’illuminazione.

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