Lultima denuncia al commissariato di zona risale a qualche giorno fa: lha fatta un inquilino di via Arsia 10, a Quarto Oggiaro, dopo essersi ritrovato lauto aperta e danneggiata. Dai «soliti ignoti», quelli che ogni notte scendono nei parcheggi sotterranei delle palazzine di proprietà del Comune spaccano, aprono e bruciano le macchine degli inquilini e posteggiano quelle rubate. Uno, due, tre piani usati come officine clandestine da un gruppo di balordi, così li chiamano i condomini, per rivendere i pezzi recuperati dalle auto e le auto stesse. Alle nuove tolgono le targhe, le più vecchie invece sono coperte di polvere o da un telo e sotto capita anche di trovare un bigliettino con un recapito per chiunque volesse condurre la trattativa di acquisto. «Se ha bisogno di qualcosa, qui trova di tutto. Motorini compresi. Di seconda mano ovviamente», dicono gli inquilini. Che non ne possono più di sopportare questa situazione, di aver paura la sera a scendere nei parcheggi, di ritrovarsi al mattino le macchine aperte e le porte delle cantine divelte: «In via Tina di Lorenzo sono inagibili e vengono usate nottetempo per smontare moto e motorini» aggiunge Giudy Maino membro della commissione Sicurezza zona 8. Non ne possono più di essere costretti a parcheggiare sulla strada invece che al coperto nei posti che pagano per di più, perché il costo del box così come quello delle cantine lo versano ogni mese nellaffitto.
«Sono cinque anni che va avanti così - racconta Mimmo -. Le auto aperte e bruciate sono le nostre. Cominciano dopo le 24. Cè un sali e scendi continuo. Chi sono? Italiani, rumeni, zingari: non lo sappiamo». A poco serve chiamare i vigili: dicono che non possono entrare perché è proprietà privata, raccontano i condomini. «Non cè stato verso di risolvere il problema - aggiunge Luigi che deve pagare 700 euro al carrozziere per farsi rimettere a posto portiera e serratura della sua auto -. Noi vogliamo solo che ci sia una sorveglianza della polizia o una vigilanza notturna. Oppure che mettano le telecamere o altro».
A dire la verità, una telecamera in via Arsia cè, e allora perché non si riescono ad incrociare le denunce dei cittadini con le immagini registrate? Si chiedono altri. «Non si può ridurre una casa che ha otto o nove anni in questo stato - si lamenta un altro inquilino del civico 7 di via Arsia -. È un disastro: sono più le spese che paghiamo per portar via tutte le porcherie che lasciano in giro e per riparare ai loro danni. E De Corato perché non se ne occupa?». Poco più avanti in via Cittadini 2 la situazione non cambia, in via Cogne 4 hanno spaccato dodici macchine. «Abbiamo chiamato la polizia, ma dicono che più di tanto non possono fare», racconta una signora.
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