Nel 1980 assalì l’ambasciata iraniana: gli inglesi lo liberano

da Londra

Fowzi Badavi Nejad, l’unico terrorista iraniano superstite del gruppo armato che il 30 aprile 1980 irruppe nell’ambasciata iraniana a Londra prendendo 26 ostaggi, è sul punto di essere scarcerato e di costruirsi una nuova vita in Gran Bretagna. Il quotidiano Daily Mail scrive che Nejad, condannato all’ergastolo in Inghilterra nel 1981, rischia la pena capitale se venisse estradato in patria come Teheran ha già richiesto. Il governo iraniano ha già fatto sapere che la mancata estradizione provocherebbe un inasprimento nei rapporti con Londra, ma non sembra che questa minaccia sortirà l’effetto desiderato.
La vicenda di cui Nejad fu protagonista si concluse il 5 maggio 1980 con l’irruzione delle forze speciali britanniche «Sas», decisa dall’allora premier Margaret Thatcher dopo che i terroristi avevano ucciso uno degli ostaggi e gettato in strada il suo cadavere. Nel giro di 17 minuti i terroristi, che minacciavano di far esplodere l’intero edificio di cinque piani in cui si trovavano, furono sopraffatti e abbattuti, tranne appunto Nejad.

Il tutto sotto l’occhio delle telecamere, che trasmisero in diretta in tutto il mondo le immagini del blitz.
Ora Teheran rivuole indietro Nejad perché il suo gruppo terroristico era ostile alla Repubblica islamica e accusa Londra di «usare due pesi e due misure nella lotta contro il terrorismo».

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