Sabrina Vedovotto
Qualcosa dalla Francia siamo riusciti a riportarla in Italia. È stato infatti definitivamente trasferito da Parigi a Roma lArchivio legale Amedeo Modigliani, ancora in attesa di un luogo certo di collocazione, e per ora chiuso nel caveau di una banca. Intanto, però, a testimonianza della calda accoglienza che la capitale ha avuto nei confronti di questo prezioso materiale storico, qualcosa di interessante è già accaduto. Nella giornata del 14 novembre infatti è stata posata una copia della celebre statua Téte de Cariatide di Amedeo Modigliani allinterno del cortile dellarchivio di Stato, lì dove si trova anche la chiesa di S. Ivo alla Sapienza.
Quasi come un evento dei tempi andati, dopo la presentazione con la nipote di Modigliani, la statua è stata disvelata davanti ad un nutrito pubblico di persone. Sebbene si tratti di una copia, come già accennato, la forza della scultura rimane comunque evidente. Le caratteristiche sono tutte quelle tipiche delle opere del grande maestro prematuramente scomparso. Modigliani amava la città di Roma, «la sua grazia febbrile, il suo paesaggio tragico, le sue forme piene di bellezza e di armonia». Molte delle peculiarità che riteneva patrimonio della capitale appartenevano anche al suo lavoro, sempre secondo sue affermazioni. In effetti larmonia e leleganza del suo lavoro, e di questa scultura in particolare ne segnano i tratti simili. La scultura dellartista prende posto per due mesi in un luogo quasi inaccessibile, visto che era dal 1640 che nessun altro elemento aveva fatto parte di quella giostra di segni architettonici presenti nel chiostro di SantIvo.
Trascorsi i due mesi la scultura dovrà trovare una seconda e speriamo ultima collocazione, un luogo dove rimarrà custodita per sempre.