MASSA 10 e lode
Non ha corso ma è quello che anche ieri ha dato di più. Facendo il check-in allaeroporto di San Paolo, direzione Italia, Maranello, ha dimostrato che la sua testa dura ha assorbito la molla presa in testa a fine luglio e non solo: la medesima testa lo sta spingendo in pista, in gara, a tempi record. Al di là delle smentite di rito, il fatto stesso che il Cavallino abbia chiesto e ottenuto dalla Fia lok per farlo girare in settimana su una vecchia Rossa F2007 con gomme da Gp2, dice parecchio e racconta molto. Per esempio, che Felipe vuole esserci a San Paolo (più difficile) o ad Abu Dhabi (più facile). Comunque sia, un trionfo sulla vita per uno con un buco in testa e dato per morto solo due mesi fa.
VETTEL 8
Primo classificato. Impeccabile. Se lo fosse stato anche nei Gp precedenti sarebbe lì a far le tabelline iridate tanti sarebbero i punti in tasca. Invece insegue e spera: «Ho una grande macchina e devo crederci fino in fondo».
TRULLI 8
Secondo. Pirlato sabato dalla Toyota che lha praticamente lasciato a spasso per il 2010, e pirlato ieri al via non da Sua Maestà Hamilton, bensì dallaltra Maestà, il kers montato sulla McLaren. Lacronimo più influente del mondiale spazzatura di questanno. Con i giri record prima dellultima sosta e un pit stop che non pareva neppure la Toyota, Jarno si è ripreso il suo posto. «Mi sono veramente divertito a suon di giri da qualifica contro Hamilton... Dopo il primo pit mi sono poi avvicinato molto e grazie alla strategia lho passato alla seconda sosta... Vettel? Avrei voluto vincere, ma era inarrestabile».
HAMILTON 6,5
Terzo. È tornato lui. Se può trionfare, nella peggiore delle ipotesi vince. Se non è giornata, nella peggiore delle ipotesi va a podio. Con Alonso è il più forte. Lo sa lui, lo sa Fernando. Lo sa anche la Ferrari.
RAIKKONEN 7
Quarto. Per la verità, anche il ghiacciolo finnico apparterrebbe di diritto allélite di cui sopra, formando un bel trio di fuoriclasse. Problema: Kimi fa il fenomeno ma solo a tempo determinato. Spiega: «La macchina non era male, però mancava di velocità... Questo risultato è utile per mantenere la squadra al terzo posto nei Costruttori, ma sarà dura restarci nelle ultime due gare. Sicuramente ce la metterò tutta». Parla da leader. In ritardo, però.
ROSBERG 6,5
Quinto. Bravino, tanto più dopo la strigliata rimediata da Patrick Head, braccio destro di sir Frank, per via dellerroraccio di Singapore.
BARRICHELLO 6,5
Settimo. E anche fortunato. Quasi non fosse il Barrichello di maranelliana memoria. Retrocesso in griglia, sabato, per sorpasso con bandiere gialle, grazie allordine temporale con cui sono state comminate le punizioni, ha perso solo una piazza. E in gara ha rosicchiato un altro punticino allimpaurito capo squadra e leader del mondiale.
BUTTON 6
Ottavo. E impaurito. Però la classifica la guida lui e alla fine vedrete: con la tremarella, ma sarà campione.
ALONSO 5,5
Decimo. Come per altri, gara sputtanata dalle penalità. Probabilmente sè pure annoiato, sicuramente ha ormai la testa a Maranello.
FISICHELLA 5
Dodicesimo. Migliora però... e che diamine: non doveva farsi passare così da Kovalainen, alluscita dal pit stop. Continua lapprendistato, però ha scritta in faccia la delusione: non si aspettava di faticare così tanto con la Rossa. E, certamente, Massa che recupera a passi giganti non lo mette a suo agio. Ammette: «Peccato per la posizione persa nei confronti di Kovalainen: ero riuscito a passarlo nel pit-stop ma poi lui si è gettato allinterno nellunico spiraglio lasciato un po aperto... Si è appoggiato su di me ed è riuscito a superarmi».
ALGUERSARI 10
Alla perseveranza.
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