Nel segno della croce il Pdl di Rapallo ritrova il figliol prodigo Pierangelo Paganini

«Il crocifisso non si tocca, firma anche tu» è l'invito lanciato a Rapallo dal Pdl che oggi, dalle 9.30 alle 13 in Piazza Cavour, raccoglie le firme contro la sentenza della Corte Europea, a supporto della proposta di legge degli onorevoli Scandroglio e Cassinelli. Un appuntamento annunciato ieri dall'assessore Gianni Arena e condiviso anche da Pierangelo Paganini, che, dopo la parentesi con Ezio Armando Capurro sostenuto con la sua lista civica alle amministrative del 2007, torna a riconoscersi nel Pdl. Nel '94 tra i fondatori di Forza Italia a Rapallo e nel '99 assessore ai servizi sociali con Roberto Bagnasco sindaco, nel 2004 appoggia il candidato di Fi Aldo Piccardo; nel 2007 lo svolta capurriana e poi il viaggio catartico agli stati generali di Varazze. «Sono contento di avere qui Paganini - ribadisce Roberto Levaggi, coordinatore provinciale Pdl - Con lui ho collaborato nel settore della sanità; è un'ottima persona e di buon senso, da cui ho sempre ricevuto buoni consigli». Poi zoom sulle firme: «Non è un'iniziativa di tipo confessionale: siamo uno Stato laico e i nostri simboli culturali e sociali vanno difesi, stigmatizzando quelle forze politiche che minimizzano».
Arena ribadisce che non ci sono limiti territoriali e temporali per firmare e sottoscrivere la proposta di legge che verrà distribuita in copia, «il tutto supportato dalla mozione votata domenica scorsa in consiglio comunale». Mentre Roberto Bagnasco, candidato consigliere Pdl alle regionali, relaziona sul tour nei 67 Comuni dove sta portando il crocifisso: «Ho trovato riscontro anche presso sindaci di altre posizioni politiche», e chiosa: «a Zoagli spero di andarci con il consigliere Rocca, ma è ultimo in ordine alfabetico». Rivolto a Paganini: «Il Pdl va oltre Forza Italia e non è una somma di sigle. Per questo stiamo recuperano altre forze». Con stoccata: «Paganini è più dei nostri di altri che ci sono da sempre».

Con l'assessore Fabio Mustorgi a ribadire: «Non abbiamo mai sentito lontano Paganini, ma adesso torna ad essere funzionale agli obiettivi ambiziosi della città e al progetto Levante». Paganini ringrazia, conferma una fede politica immutata e plaude all'iniziativa di Arena, perché «il crocifisso non può e non deve rappresentare un segnale di limitazione della libertà».

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