Napoli - Una richiesta da capogiro. Mille milioni di euro. Il Movimento Neoborbonico annuncia una richiesta
giudiziaria "per i primi danni nazionali provocati dai Savoia" per i 443
milioni di lire-oro "trafugati nel 1861 nel Banco di Napoli e di Sicilia", pari -
secondo i promotori - a circa mille milioni di euro, da destinare
all’incremento di offerta di lavoro nel Sud.
Data storica Secondo l’associazione culturale neoborbonica "oggi è una data storica
per il Mezzogiorno d’Italia perchè a Gaeta, nel Lazio, ma fino al 1861 in
Terra di Lavoro, provincia napoletana, il Consiglio Comunale darà il via alla
prima azione di risarcimento danni per i massacri e le distruzioni
risorgimentali fatti dai Savoia. I discendenti attuali, ancora proprietari di
tanti beni depredati a Sud a fine Ottocento, hanno avuto l’impudenza di
chiedere i danni per il giusto esilio decretato dalla repubblica italiana".
Stato d'assedio Per i Neoborbonici "farebbero bene, invece, a preoccuparsi delle tante
azioni, come quella che nasce da Gaeta, che potrebbero intentare le
centinaia di città meridionali messe a ferro e fuoco dai soldati di Vittorio
Emanuele II.
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