Nervi tesi tra Real e Barcellona tra veleni e insinuazioni

Dopo mesi di frecciate e proteste di Mourinho, allenatore dei «blancos», esplode la guerra sui dubbi del club madridista su possibili pratiche di doping dei catalani. Si va verso un esposto alla Federcalcio spagnola, chiamato in causa anche il Valencia. La società blaugrana annuncia querele

Nuovi veleni fra Madrid e Barcellona: in una atmosfera già tesa da mesi di frecciate e proteste di Josè Mourinho, esplode ora la guerra delle insinuazioni dopo che una radio della capitale, citando fonti del Real, ha espresso dubbi su possibili pratiche di doping nel club catalano.
La società blaugrana ha risposto con un duro comunicato, annunciando querele ed esprimendo «la sua assoluta indignazione per queste allusioni infondate che legherebbero il club a pratiche di doping». La radio privata Cadena Cope, vicina al Real e proprietà della Conferenza episcopale spagnola, ha detto la notte scorsa che il club merengue starebbe preparando un ricorso alla Federcalcio spagnola per chiedere controlli antidoping più seri, puntando il dito contro Barcellona e Valencia: forse non a caso, il primo e il terzo di Liga, mentre Il Real è secondo. Sempre stando a Cadena Cope il club madridista accuserebbe il Valencia di collaborare con il dottor Eufemiano Fuentes, coinvolto nelle operazioni antidoping Puerto e Gago, e sosterrebbe che medici di «dubbia reputazione» lavorano per il Barca.
Il giornalista dell'emittente Juan Antonio Alcalà ha sollevato dubbi sul cocktail che i giocatori del Barca bevono dopo ogni partita per accelerare il recupero dallo sforzo. Si tratta di un «mix di glucosio, di sostanze nutritive, vitamine e idrati, non c'è alcun segreto», ha subito replicato il medico del Barca Ramon Segura, professore all'universita di Barcellona, ricordando che sono stati introdotti quando Josè Mourinho era assistente dell'allora tecnico del Barcellona Louis Van Gaal. Un modo per attribuire al portoghese la paternità di quest'ultimo attacco? Il Barca ha atteso, per rispondere alle insinuazioni, fino alle 13 oggi una smentita dal Real, che non è arrivata, poi è partito al contrattacco. denunciando «atteggiamenti che non hanno nulla a che vedere con il gioco pulito».
Anche il Valencia ha annunciato azioni legali, smentendo qualsiasi collaborazione «diretta o indiretta» con Fuentes.
La stampa catalana non ha dubbi. L'attacco - scrive Sport - rientra nella «strategia per fare cadere il leader» con manovre subdole non potendo farlo in campo. Per Mundo Deportivo, vicino al Barca, la mossa della radio madrilena è «un nuovo tentativo per destabilizzare il Barcellona», capolista con 5 punti di vantaggio sulla squadra di Mourinho: «Dopo le lamentele sul calendario, su presunti favoritismi arbitrali e sulla presunta mansuetudine degli avversari con il Barca, ecco che arriva la giornata più sporca». Nei giorni scorsi - ricorda Mundo Deportivo - Marca, il quotidiano più vicino al Real, aveva già lanciato un'offensiva definendo «da ridere» i controlli antidoping della Liga.

«Mettendo in dubbio il fair play del Barcellona - avverte però il giornale catalano - si fa lo stesso anche con la Spagna campione del mondo, che nelle sue file conta otto giocatori 'blaugranà, colonna della Nazionale». «Chi dice che prendiamo qualcosa di proibito gioca con il fuoco» ha avvertito il difensore di Barca e Nazionale Gerard Piquè.(

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