Silvia Villani
A Cinisello Balsamo e a Sesto San Giovanni, quando i palazzi della politica cittadina tacciono per la pausa estiva, a parlare sono i muri. Molte sono infatti le scritte che alcuni ignoti hanno fatto sulle cancellate delle aree dismesse dellex «Stalingrado dItalia», sui cavalcavia della strada statale 36 e sui muri di cinta di diverse aziende di Cinisello. E il comune denominatore tra gli slogan è lodio contro Israele e la difesa di quella che viene definita la «resistenza» palestinese. «Israele e Usa assassini» si legge, ad esempio, vicino a uno degli ingressi dello stadio Breda di Sesto San Giovanni: un messaggio firmato con una falce e martello e con la sigla Cpi, ovvero Partito comunista iracheno.
Decine gli slogan apparsi negli ultimi giorni che le due amministrazioni sembrano tollerare. Soltanto quelli scritti sulla passerella ciclopedonale che collega listituto scolastico Parco Nord con la città di Sesto, nei quali lo Stato di Israele veniva definito «nazista», sono stati infatti cancellati.
Così, mentre le amministrazioni comunali che guidano lex «Stalingrado dItalia» e Cinisello Balsamo si interrogano su come rispondere al primo cittadino milanese che sta pensando di introdurre un ticket dingresso per le automobili nel capoluogo lombardo, alcuni attivisti di centrosinistra sostengono indisturbati Hezbollah e attaccano lex premier. Oltre agli slogan contro Israele sono moltissimi infatti quelli che attaccano Silvio Berlusconi e gli Usa, colpevoli - secondo loro - di essersi ingiustamente schierati contro il popolo iracheno e la Palestina.
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