Nessuno come Zoeggeler Il cannibale sul ghiaccio

Come lui non c’è nessuno: Armin Zoeggeler, di Voiana in provincia di Bolzano, due volte olimpionico di slittino in pista artificiale, nel 2002 a Salt Lake City e l’anno scorso a Torino, ha colto ieri la 34ª vittoria in coppa del mondo. Nessun altro nella storia del suo sport ha mai saputo fare altrettanto, una disciplina in cui non ci si inventa, la naturale evoluzione dell’attrezzo da pista naturale che tutti da ragazzini abbiamo usato per divertirci e che taluni trasformano nel loro lavoro.
Il record sulla pista di Altenberg in Germania, quando già chi segue con maggiore assiduità uno sport che in Italia è coltivato nelle valli attorno Bolzano si iniziava a chiedere se l’affermazione numero 33 aveva per caso i contorni della maledizione, un muro inviolabile anche per un carabiniere che il 4 gennaio scorso aveva compiuto trentatré anni, uno per ogni successo in coppa. Non che Armin si fosse “imbrocchito” o che fosse entrato in lui il virus dell’appagamento, solo che il record pareva una formalità, invece non lo è stata affatto.
Un mese e cinque giorni fa, Zoeggeler aveva vinto su una delle piste “impossibili” per lui, quella di Nagano in Giappone, 33 successi come il tedesco Georg Hackl e l'austriaco Markus Prock. Sarebbero seguite le vacanze di Natale e nuovo anno, il compleanno e il 7 gennaio il ritorno in pista, a Koenigsee, sempre in Germania, per quella che sembrava (quasi) una formalità perché tracciato che sente suo, sei affermazioni lì e sei a Sigulda in Lituania (e da ieri sei pure ad Altenberg). Invece no. Secondo posto e addirittura il terzo nell’appuntamento seguente, a Oberhof, sempre in Germania dove Armin è un mito e chissenefrega se a furia di vincere allarga i confini del suo impero ed è gioco forza che tolga qualcosa alla leggenda tutta tedesca Georg Hackl che ieri ha scavalcato.
Il Cannibale, questo il nomignolo dell’italiano, ha dominato la settima gara della coppa 2007, complice un pizzico di fortuna: per condizioni meteo critiche (troppo vento, si sarebbero corsi rischi eccessivi e gratuti), la giuria decideva di far disputare una sola discesa e di cancellare la seconda. Colpo secco insomma. Zoeggeler scendeva in 54”683, 184 millesimi in meno del tedesco David Moeller, con lo statunitense Tony Benshoof, terzo a 359 che nello slittino è un abisso.
Successo magico, uno snodo forse decisivo per la stagione dell’azzurro: ora la coppa va in vacanza con lui leader con 615 punti contro i 550 di Moeller. Dal 2 al 4 febbraio sono in programma i Mondiali a Igls in Austria, quando Armin cercherà il sesto titolo iridato.

Cabala agrodolce: ha vinto tutti e cinque gli ori negli anni dispari, dal ’95 al 2005, escluso il ’97 quando ottenne il peggior piazzamento di sempre: quinto. La pista? Quella di Igls... E c’è da toccar ferro anche pensando alla coppa: riprenderà l’11 febbraio a Winterberg, la sola pista dove il Cannibale non è mai arrivato primo...

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