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La Nfl esporta a Londra anche il football che conta

Andò male quando il terreno sembrava più fertile, a metà di quegli anni Ottanta in cui il calcio, in Inghilterra, pareva destinato a ridimensionarsi sotto i colpi degli hooligans, e la Nfl riteneva di poter conquistare spazi: nell'estate del 1986 Wembley si riempì per vedere all'opera, in amichevole precampionato, i Chicago Bears vincitori del Super Bowl solo pochi mesi prima, contro i Dallas Cowboys, e negli anni successivi la partita di preseason nel leggendario stadio divenne una tradizione, ma con attenzione e pubblico in calo progressivo fino a che dopo l'edizione 1993 la serie di American Bowl londinesi venne sospesa. Dalla grande attenzione iniziale, tra l'altro, era nata nei primi anni Novanta quella che è ora la Nfl Europa, una lega appartenente alla Nfl con squadre dislocate inizialmente in Canada, a Barcellona, Londra, Edimburgo, Amsterdam e varie città tedesche che progressivamente sono rimaste le sole, con Amsterdam, ad ospitare una squadra.
Ora, la lega professionistica più ricca ed organizzata del mondo ritorna, e alla grande: in autunno, tra fine settembre e metà ottobre, Londra ospiterà addirittura una partita di regular season della Nfl, prima volta in assoluto che uno dei quattro sport americani maggiori porta nel Vecchio Continente una gara di campionato. Data, sede e squadre partecipanti verranno annunciate venerdì 2 febbraio, nella settimana pre-Super Bowl, durante la conferenza stampa del Commissioner della Nfl, Roger Goodell. Probabilissimo che la partita sia Miami Dolphins-New York Giants, per una serie di motivi plausibili: spostarsi dalla costa est è meno estenuante per via del fuso orario, la partita non è tra squadre della medesima division (o conference) e dunque l'esito non influirebbe nella classifica finale di raggruppamento, inoltre non è una classica che verrebbe così sottratta ai tifosi di casa (in questo caso quelli di Miami), e i nomi sono comunque di grande prestigio, anche se recentemente non suffragato dai risultati.
Quanto allo stadio, la logica indica il nuovo Wembley, che se tutto va bene dovrebbe essere inaugurato in primavera, ma è valida pure la candidatura di Twickenham, lo splendido stadio del rugby. La scelta di Londra è pienamente giustificata dalla popolarità che il football americano continua ad avere nel Regno Unito, dove la copertura televisiva è costante e ricca: il Super Bowl, nonostante il calcio d'inizio alle 23.18 inglesi, raccoglie un’audience di cinque milioni di spettatori, e le gare Nfl vengono trasmesse su Itv, Sky (oltre 100 dirette ogni stagione) e Channel Five. Alle spalle di tutto, motivazioni di riconquista di spazi che la lega riteneva di avere perso nel periodo di flessione degli ultimi anni Novanta: si calcola che possano essere non meno di 10.000 i visitatori in aggiunta a quelli che saranno in possesso di un biglietto, e che il numero di telespettatori nei soli Stati Uniti per l'occasione possa arrivare a 120 milioni. Né si tratterà di un'occasione unica, dato che ad ottobre il consiglio di proprietari della Nfl ha deciso che dal 2008 al 2011 saranno due le gare giocate all'estero ogni anno.

Non è finita: Philip Anschutz, padrone dei Los Angeles Galaxy che hanno appena ingaggiato David Beckham, è anche proprietario del Millennium Dome di Londra, che riaprirà in luglio con il nome di 02 Arena, e sua intenzione a breve termine è di portare nel grande impianto sulle rive del Tamigi una partita di regular season della Nba.

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