Nicholas fa perdere la testa alla Virtus

Oscar Eleni

Drew Nicholas, nella notte della festa Benetton, recita assieme a Goree, attore protagonista sul Canal Grande, ma poi si ripete anche al Palamalaguti nella giornata che lascia in testa alla classifica soltanto i tutti verdi e la Climamio, passata come un turbine a Teramo.
Fateli sentire a casa loro, questi stranieri. Nicholas viene dallo stato di New York, dove è nato nel 1981, ha una storia cestistica con Maryland, poi, arrivato in Italia per Fabriano, ha vinto la classifica marcatori l’anno scorso a Livorno, ma a Treviso sembrava intimidito. Per comprendere la realtà Verde Sport ci ha messo un po’, per farsi capire dal nuovo allenatore Blatt ha dovuto sacrificarsi, ma adesso sembra pronto per fare il giro delle ombre, si sente a casa, lo abbiamo capito venerdì scorso, nella notte magica della Ghirada, quando si faceva tradurre le battute di Pippo Franco, quando applaudiva i filmati dei leoni del rugby e dei pallavolisti, quando provava a cantare con Vandelli. Serenità e libertà per il talento in un posto giusto, per uno di seta, alto un metro e novantuno.
Lui ha guidato, segnando 31 punti, con 7 su 11 da 3, la carica Benetton sul campo della Virtus Caffè Maxim - davanti ad 8140 persone: qualcuno dice che il basket non tira - che ha scoperto di avere poca difesa contro Nicholas, ma anche contro Siskaukas e il giovane mago Bargnani, lasciando il finale luminoso a Goree, l’altro protagonista del corto veneziano, dove i due mori imparavano la lingua del bacaro.
La Virtus lascia il primo posto dove si sentiva forse invitata speciale, in una giornata in cui tutti volevano fare qualcosa in più davanti a Larry Bird, una leggenda, presidente degli Indiana Pacers, venuto a vedere i talenti italiani ed europei, ma la Benetton, pur senza Zizis, sembra di categoria diversa, così come la Climamio Fortitudo che, messa in tensione cittadina, da chi non le perdona niente, per la trasferta a Teramo dall’ex Boniciolli questa volta non ha davvero scherzato con Garris e Lorbek più ispirati di altri.
Torna a sorridere dopo troppo tempo Siena dove Woodward ed Hamilton continuano a battere in testa, ma dove Pecile e Chiacig danno sostanza.

Passa la paura anche a Milano, in cerca di un centro di gravità permanente dopo l’infortunio di Blair, mentre Roma cade con la nuova Avellino. Due in testa e quattro inseguitrici a 16 punti, non sarà il campionato più bello, ma di sicuro è quello che fa meno dormire.

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