Caro Granzotto, mi sembra che nella risposta a Della Porta Raffo, relativa al politologo e «climatologo» Giovanni Sartori, lei abbia peccato di superficialità. Essendo il raffreddamento per definizione «globale», non ha nessun peso il fatto che sui pochi chilometri quadrati della Padania abbia piovuto abbondantemente. Il discorso va fatto sullintero pianeta, solo così ha un senso.
Ma guardi, caro Procacci, che sono loro, i dervisci ambientalisti, a ragionare in termini di chilometri quadrati. Non so quante volte ho scritto che per quei sapientoni dellEspresso la desertificazione - ha capito bene? De-ser-ti-fi-ca-zio-ne - della Puglia (un tot di chilometri quadrati) si verificherà senza fallo tra quattordici anni esatti. Non uno di più, non uno di meno. In quanto al noto climatologo professor Nanni Sartori, mi sa proprio che dovrà dare una sistemata alle sue tabelline delle isobare. Perché, incredibile dictu, i guru dellambientalismo, gli Al Gore and Company, hanno ordinato il dietrofront. Niente caldo, niente siccità, niente deserti a destra e a manca: per i prossimi dieci anni farà freddo. Per i prossimi dieci anni non di «global warming» si dovrà parlare, ma di «global cooling».
«È assai probabile che la natura ci stia offrendo un bonus di un decennio per correre ai ripari e prendere i provvedimenti per ridurre il riscaldamento globale», così attaccava larticolo di Repubblica (e dicesi Repubblica, lorgano ufficiale del catastrofismo ambientalista). Per proseguire: «È quello che risulta da un modello realizzato al computer da ricercatori tedeschi e riportato sulla rivista scientifica Nature, secondo il quale, dal 2010 al 2020, vedremo una riduzione della temperatura terrestre, da imputare ad un raffreddamento dellOceano Atlantico che dipende dallAmo (Atlantic Multidecadal Oscillation - Oscillazione Atlantica Pluridecennale)». Tié: chi di modello matematico colpisce, di modello matematico perisce. Anche se cè sempre qualcuno che, come dicono a Roma, «nun ce vo sta». Guido Visconti, ad esempio, fisico dellatmosfera dellUniversità dellAquila. Alla retorica domanda se il prossimo periodo freddo andrebbe inteso come uninversione di tendenza del clima, risponde: «Direi proprio di no. LAtlantic Multidecadal Oscillation non farà altro che schermare per qualche anno il trend ormai assodato dellaumento della temperatura terrestre».
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