Noemi è scortata al seggio, insulti dalla folla

NapoliNon c’è pace per Noemi Letizia. Da quando il premier Silvio Berlusconi è andato alla sua festa per il diciottesimo compleanno a Casoria, questa ragazza ha perso la tranquillità. Ieri sera, intorno alle 19,15, con mamma e papà e due amici, si è infilata nella Mercedes Classe A del padre, per andare a votare: la sua prima volta. A precedere l’auto dei Letizia c’era un pattuglia di poliziotti che ha predisposto le condizioni di sicurezza adeguate, per proteggere Noemi dai curiosi e, dal prevedibile «assalto» di cronisti, fotografi e cameraman al secondo giorno di attesa davanti alla scuola destinata a seggio elettorale, dove la ragazza si sarebbe recata per votare.
Ad attendere Noemi davanti alla scuola materna del 4° Circolo didattico di Piazzale Auzieres, a Portici, nel napoletano, c’era una decina di giornalisti. All’interno della scuola, una gran folla di elettori, almeno un centinaio. Noemi è uscita dalla Mercedes protetta da occhiali da sole, i capelli biondi sciolti sulle spalle e, indosso un top e un bermuda neri. È stata la prima ad entrare (da un ingresso secondario) nella scuola, seguita dalla madre, Anna Palumbo, shirt e pantaloni color beige, che le teneva un braccio e dal padre, in camicia e pantaloni neri, volto tirato e sguardo proteso verso la figlia.
Nello stretto corridoio del 4° Circolo, Noemi era circondata da una decina tra poliziotti e vigili urbani, che l'hanno aiutata a raggiungere il seggio numero 62, dove la ragazza era iscritta a votare. Non è stato facile raggiungerlo, per la moltitudine di elettori, in attesa del proprio turno. Una bolgia. Urla, spintoni. «Noemi era impaurita», racconta il papà. Il presidente del seggio, a quel punto, ha deciso che la ragazza e la madre, per motivi di ordine pubblico, sarebbero entrati per primi. Quindi, ha chiuso il seggio ed ha fatto entrare i Letizia.
Apriti cielo: qualche elettore, in attesa di poter accedere al proprio seggio, sentendosi defraudato per essere stato sorpassato, ha iniziato a protestare. Invettive, «è una vergogna» si è sentito urlare. Alcuni elettori per protesta, se ne sono andati dicendo che non avrebbero votato «per protesta». Una donna pare che abbia strappato la propria scheda. Noemi e i genitori, nonostante la «cintura» degli agenti, hanno impiegato una decina di minuti per compiere pochi metri. Stesse scena anche all’uscita: urla e proteste.

Dice Benedetto Letizia. «In macchina, al ritorno a casa, Noemi non ha detto una parola: era choccata. Una cosa è certa: non ha vissuto come avrebbe dovuto, la sua prima volta da elettrice».
carminespadafora@libero.it

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