«Noi, l’altro centrodestra»

«Noi, l’altro centrodestra»

È Massimiliano Mammi, segretario regionale della Destra, l’uomo su cui Francesco Storace punta per recuperare consensi e superare con la lista «L’Autonomia» quel fastidioso sbarramento del 4 per cento che rischia di far fuori dall’Europarlamento partiti e partitini. Mammi, 45 anni di cui 30 passati in militanza politica, è spezzino ha due figli e lavoro come quadro della Fincantieri. Ligure doc lo avverti da come parla della sua terra spostandosi da un tema all’altro e da una porzione di Liguria all’altra con grande dimestichezza.
Mammi, la sua è una partita in salita. L’ha scelto lei di candidarsi o ha accettato?
«È stata una scelta di Storace e del partito che ho accettato con molto piacere»
Lei qualche giorno fa ha mandato una diffida a tv e radio locali perché la lista «L’Autonomia» non viene invitata a tribune elettorali. Si sente penalizzato?
«Frasi sentire con questo quadro politico è davvero difficile, c’è poco spazio per le liste minori: abbiamo un simbolo nuovo e un programma alternativo ma c’è poco spazio per farsi conoscere. Cerchiamo di metterci una pezza girando di più sul territorio»
Lei in Europa come rilancerebbe la portualità ligure?
«Non si può continuare a ragionare porto per porto come sta facendo il Paese oggi. Aspettiamo che si completi l’iter della legge sulla portualità per aprire una nuova logica che dia degli obiettivi specifici perché, per esempio, è assurdo che Genova e Livorno a così poca distanza si facciano concorrenza»
Il problema del porto di Genova è legato anche alle infrastrutture mancanti.
«Assolutamente sì. Il capoluogo ligure è fortemente penalizzato e soffocato così come la Spezia: si parla di Pontremolese ma fino a quando non si realizza sarà dura sopravvivere»
E, allora, si punti anche sul turismo...
«C’è un certo modello di gestione dei parchi che ormai è sorpassato. Se, invece, anche in altre zone della Liguria si esportasse il modello “Cinque Terre” si farebbero dei passi avanti non da poco»
Quante possibilità avete di arrivare al quorum e che alleanze avete in mente per il futuro?
«Abbiamo creato un sodalizio elettorale di centrodestra e crediamo nel 4 per cento.

La Destra alle politiche andò oltre il 3 per cento in diverse zone della Liguria. Mi auguro che gli uomini di An nel Pdl la smettano con questo ostracismo verso di noi e che già dal 2010 si possa creare un’alleanza per sostenere un unico candidato alla presidenza della Regione».

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