«Nomadi e illegalità, è emergenza continua»

«Nomadi e illegalità, è emergenza continua»

Mentre il sindaco capitolino, Walter Veltroni, e il presidente della Provincia, Enrico Gasbarra, continuano a passarsi il cerino sulla questione della futura collocazione dei quattro «Villaggi della solidarietà» («sorgeranno fuori Roma» aveva annunciato il primo; «mai in provincia» gli ha risposto lunedì il secondo) in numerosi municipi l’emergenza rom continua. Municipi come il XV, dove ieri - a Corviale, nella sede del gruppo consiliare - An ha presentato un dossier sull’illegalità diffusa alla presenza del «federale» Gianni Alemanno, del capogruppo comunale Marco Marsilio, di quello provinciale Piergiorgio Benvenuti e municipale Marco Palma e del vicecapogruppo Augusto Santori. Alla manifestazione sono intervenuti anche alcuni comitati di zona tra cui il «Corviale», «Borgata Petrelli» e «Imprenditori e commercianti Muratella-Magliana Vecchia».
«Nel Municipio XV - denunciano gli esponenti di An - ci sono sei campi rom di cui solo uno, quello a via Candoni, è legale e attrezzato, sebbene sovradimensionato poiché ospita circa 500 persone invece delle 300 inizialmente concordate. La presenza stimata di circa 3mila rom in questo territorio - pari a un quarto del totale di 15mila rom presenti nella Capitale - genera microcriminalità diffusa che colpisce i quartieri residenziali in particolare. Più volte, inoltre, la Polizia municipale è stata vittima di intimidazioni e attentati perché “accusata di aver fatto tornare i nomadi”». Una mappa, quella dei campi rom abusivi e dell’illegalità, delineata in un dossier: i trecento nomadi stanziati abusivamente nei pressi del centro direzionale Alitalia di via Marchetti e del residence Altamira di via Masala. Gli insediamenti della Valle dei Casali («uno dei primi tappeti - si legge - sotto cui l’amministrazione ha tentato di celare centinaia di nomadi») e di Borgata Petrelli (tra Portuense e Magliana), con quest’ultimo assediato da tonnellate di immondizia mai rimosse dall’Ama. I rom abusivi di Corviale, più volte sgomberati e puntualmente ritornati, e le baraccopoli proliferate sulle rive del Tevere alla Magliana. Aree diverse ma problemi simili: scippi e rapine, roghi notturni, degrado ambientale e problemi igienico-sanitari. «Quella del Municipio XV - spiega Santori - è una situazione in cui la legalità non riesce neppure ad affacciarsi. I campi rom sgomberati non fanno altro che ingrossare le fila di quelli abusivi», proprio come successo dopo lo sgombero di via dell’Imbarco.
Infine l’annuncio di Alemanno: «Dopo l’estate prepareremo un’offensiva per la chiusura di tutti i campi rom abusivi. La campagna politica del prossimo autunno sarà incentrata sulla sicurezza, un tema sociale che colpisce la periferia». La localizzazione dei “Villaggi della solidarietà” - conclude Alemanno - non esiste neanche sulla carta. Invito Veltroni e Gasbarra a dare una risposta. La verità è che mancano le leggi e la volontà politica di fermare questa invasione anche attraverso la riqualificazione del ruolo della polizia municipale. Con queste condizioni, l’aiuto della polizia romena non serve a nulla».

Sulla vicenda è intervenuto anche il capogruppo comunale dell’Udc, Dino Gasperini: «A settembre riempiremo strade e piazze dei quartieri di banchetti per il referendum consultivo sullo scellerato “Patto per la sicurezza” e la localizzazione dei villaggi. Per la prima volta saranno i romani a decidere».

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