Non si ferma la corsa dei prezzi casa al mare sempre più cara

Tante le richieste, sia da parte di italiani sia di stranieri e così i costi lievitano. Solo la Toscana frena dopo il boom degli anni scorsi

Manila Alfano

C’è chi passa mesi e mesi sfogliando cataloghi alla ricerca della meta più esotica da raggiungere per le ferie estive. Un luogo da scoprire ogni anno e ogni viaggio un’avventura diversa. Ma c’è chi ha un sogno completamente diverso. Comprarsi la casa al mare. Un punto di riferimento per le vacanze di ogni estate, un investimento sicuro, il posto in cui si ritorna volentieri ogni volta.
Giugno è il mese dei milanesi in Liguria. Si apre la stagione estiva, il primo sole, i primi bagni, la focaccia fresca la domenica mattina in spiaggia, un weekend lontano da tutto e da tutti. Il rumore e le seccature cittadine sembrano così straordinariamente distanti, eppure Milano è così vicina. Un paio d’ore di autostrada e il gioco è fatto. Il lunedì si è di nuovo alla scrivania, con un’abbronzatura fresca da sfoggiare. Al mare, almeno all’inizio, restano i nonni a cui appioppare nipotini e cane. Mamma e papà torneranno a luglio o ad agosto, quando ci saranno le ferie vere, quelle lunghe almeno un paio di settimane. Dagli anni ’60 in poi la maggior parte dei milanesi che si potevano permettere una casa al mare hanno scelto la Liguria. Poi c’è una parte, più ridotta, che ha optato per la Toscana.
Lo stesso succede nelle zone di San Felice del Circeo e Terracina. Qui sono i romani, gli acquirenti da Frosinone e dalla Campania, in particolare da Caserta e Napoli che prendono d’assalto la zona.
Oggi, a distanza di anni, la tendenza è confermata, se non in aumento: la seconda casa resta una voglia che gli italiani vogliono togliersi. Ma quanto costa comprare la casa per le vacanze?
Secondo un’indagine di mercato i prezzi delle seconde case al mare sono in crescita. Colpa anche degli stranieri, che con le loro richieste contribuiscono a far alzare la media dei prezzi. E così trovare una bella casa a prezzo abbordabile sembra essere diventata un’impresa complicatissima su tutta la penisola. I dati diffusi dall’Ufficio studi di Tecnocasa nel secondo semestre del 2005 le quotazioni immobiliari delle località turistiche marine segnalano una crescita media pari al 3,2 per canto. Le crescite più sensibili si registrano nelle zone meridionali in particolar modo per la Calabria dove si segnala un piccolo boom con un incremento del 17,2 per cento. Segue a ruota la Sicilia (+15,1%), la Puglia (+7,2%) e la Sardegna (+7,2%). Segnali di relativa stabilità dalla Riviera Romagnola (+0,2%), dalla Toscana (-0,2%) e dalle Marche (-0,4%). Più positivo l'andamento dei comuni liguri, con un +2,8% su base semestrale. Se a Rapallo si arriva a pagare 2000-2500 euro al metro quadro una bella casetta con vista mare, in Sardegna per mettere le mani sugli «Stazzi» galluresi, ovvero costruzioni rurali in granito, in media 90 metri quadrati arriva a costare circa 110 mila euro. Non va meglio a Terracina, dove per una porzione di villa di 80 mq si possono spendere da 250 a 270mila euro, con punte massime di 350mila euro quanto più si avvicina a San Felice del Circeo.


Ma anche chi si deve accontentare di una casa in affitto, sarà costretto a fare i conti con un’incremento di rilievo: per un bilocale con 4 posti letto, nelle località di mare, la crescita è dell'8,8% nel mese di agosto, rispetto al 2005. Anche se le locazioni estive sono all’insegna del «last minute». Sono sempre più numerose infatti le persone che prenotano le vacanze all’ultimo momento e per periodi che difficilmente superano i 15 giorni.

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