«Il nostro Comune? Il più virtuoso della Liguria»

Sindaco Mentore Campodonico, allora partiamo da quello che questa amministrazione ha fatto per Rapallo, dove tra poco ci saranno le elezioni comunali.
«Una politica della fiscalità imperniata sul contenimento del prelievo ai cittadini e una gestione oculata. Il nostro è risultato il comune più virtuoso di tutta la Liguria, l’ha certificato la Ragioneria di Stato, ci sono le carte che lo dicono».
Ci crediamo, ma andiamo nel dettaglio e facciamo qualche esempio concreto.
«Tra i benefici, anche quest’anno non ci sarà alcuna addizionale Irpef di competenza comunale che la nostra amministrazione non ha mai applicato. Abbiamo migliorato a tal punto il servizio di raccolta differenziata passando dal 22 per cento al 55 per cento che siamo riusciti a ridurre del 5 per cento la Tarsu. Credo che siamo uno dei pochi comuni in Italia ad averlo fatto».
Caso raro, a maggior ragione che siamo in un momento in cui il taglio delle risorse destinate ai comuni, imporrebbe esattamente il contrario...
«Tra il 2010 e il 2012, prima con il decreto Tremonti e poi con quello Monti, il comune di Rapallo si è ritrovato con circa tre milioni di euro in meno in bilancio. Abbiamo cercato di contenere i costi, e di ridurre quelli di gestione, operazione che ha tagliato le spese per circa un milione di euro».
E per quanto riguarda l’Imu, la vecchia Ici, che è tornata sulla prima casa? Dati alla mano, se fino al 2011 i rapallesi pagavano poco più i 11 milioni di euro ai fini Ici per gli immobili, ora ne dovranno versare più di 28 milioni.
«Abbiamo modificato le aliquote Imu con la dovuta sensibilità per i proprietari della prima casa allo 0,3 per cento, operazione che consentirà a circa 1.800 cittadini di non pagare l’imposta e a tutti gli altri di usufruire di una riduzione. Non solo, abbiamo dato un segnale forte anche per il settore alberghiero, con la riduzione dell’aliquota allo 0.56 per cento, a condizione che rimangano aperti per nove mesi all’anno».
E le altre azioni «virtuose» del suo comune?
«Abbiamo avuto dei problemi con il patto di stabilità: nel consuntivo 2010 avevamo 3 milioni d’avanzo e abbiamo atteso invano una novità legislativa. Siamo riusciti con quei soldi ad estinguere i mutui precedenti, per cui a Rapallo c’è un tasso di indebitamento per ogni cittadino di 42 euro. Genova ne ha 2.309».
Più virtuosi di così...
«Il punto è che amministriamo con oculatezza, ci hanno tagliato i fondi, ma li abbiamo gestiti bene. Chiavari e Santa Margherita Ligure mi risulta non siano così».
Insomma, elementi importanti e fatti concreti da portare come traguardi raggiunti per le prossime elezioni.
«Sicuramente. In una situazione di difficoltà generale, siamo riusciti ad attenuare al massimo il prelievo fiscale, senza aumentare alcuna imposta.

La riduzione della Tarsu è sotto gli occhi di tutti. I taglia purtroppo ci sono stati, tre milioni di euro in meno si fanno sentire. Ma la priorità era garantire i servizi e così è stato: non ne abbiamo tagliato nessuno».

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