Novara resta salda sul Carroccio Giordano sindaco con oltre il 60%

Vincenzo Pricolo

da Milano

Riconferma di larga misura per il sindaco uscente, il leghista Massimo Giordano, e grande exploit del Carroccio, che diventa il primo partito. A Novara lo scrutinio delle schede per le elezioni comunali, rinviate di una settimana per il ricorso della Dc (esclusa dalla commissione elettorale provinciale, ammessa dal Tar e infine estromessa dal Consiglio di Stato), è andato avanti a rilento ma con lo spoglio completato in 38 sezioni su 91 la vittoria del centrodestra appare certa: Giordano rieletto con oltre il 61%. Come pure l’affermazione del partito di Umberto Bossi, che nella più lombarda delle città piemontesi tocca il 21,8% e trova una nuova roccaforte, che la premia più di Varese, dove sfiora il 20%, e più della provincia di Treviso, dove conquista il 15,6% dei voti. Cinque anni fa a Novara la Lega era poco sopra il 4% e alle politiche di aprile aveva toccato il 7%.
Comprensibilmente soddisfatto il primo cittadino riconfermato. «Il risultato - dice Giordano - va al di là di ogni più rosea previsione. Sapevamo che la vittoria al primo turno era possibile ma non ci aspettavamo un successo di queste dimensioni. La città ha visto il nostro lavoro e ci ha dato fiducia. Siamo ancora più motivati di prima, non deluderemo la nostra gente». Quanto alla sua prima azione da sindaco rieletto, Giordano annuncia che sarà la composizione della squadra. «La giunta cambierà, con questi risultati cambierà certamente. Ma andiamo avanti sereni», promette agli alleati del centrodestra: Forza Italia, che nel 2001 era al 32%, due mesi fa al 26% e che scende al 19%, e An e Udc, che confermano invece gli ultimi risultati, rispettivamente il 5,5 e l’11%.
Il parlamentare leghista Roberto Cota, segretario nazionale della Lega nord Piemonte, esulta. «A Torino - spiega - Chiamparino ha vinto grazie ai soldi del governo. A Novara Giordano ha vinto grazie alla sua azione amministrativa, grazie al modello di governo della Lega. E il Carroccio ha avuto un grande risultato grazie agli impegni che ha assunto con i cittadini quando ha promesso che la moschea sarà chiusa, che l’Ici sarà ridotta e che sarà istituito un assessorato alla novaresità». Cota parla a ragione di «risultato storico» per il suo partito. «Una Lega intorno al 20% - spiega - è il miglior risultato che potessimo auspicare insieme alla rielezione di un sindaco che ha incarnato alla perfezione il modello lega nella propria amministrazione». «Dedichiamo questo risultato a Umberto Bossi - aggiunge Cota - poiché fu proprio lui cinque anni fa a decidere il rinnovamento della classe dirigente novarese e a indicare Massimo Giordano come candidato sindaco. Oggi questo successo è soprattutto suo». Il risultato, osserva Cota, «fa ben sperare per il referendum sulla devoluzione».
Pur con l’affluenza in calo rispetto alle precedenti comunali, 69,2 contro l’84,6% del 2001, l’affermazione del centrodestra è netta quanto la sconfitta del centrosinistra, il cui candidato, Augusto Ferrari (della Margherita), non supera il 35%.

Cinque anni fa la Casa delle libertà si era affermata al primo turno con il sindaco uscente, che aveva conquistato il 50,8% dei voti, mentre il candidato del centrosinistra si era fermato sotto il 30% dei voti, anche perché Rifondazione comunista e Lista Di Pietro non facevano parte della coalizione. Il centrosinistra paga la drastica flessione dei Ds, che scendono dal 18% di cinque anni (e delle regionali dello scorso anno) al 13%.

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